27 Lug 2022In Calciomercato3 Minuti

Analisi: Bailly e Zagadou, sfida a due per un posto in difesa

Con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il reparto difensivo e di garantire quella profondità nelle rotazioni utile per raggiungere i traguardi prefissati, la Roma è alla ricerca di un quinto difensore da regalare al proprio mister Josè Mourinho. Gli ultimi due nomi accostati alla squadra giallorossa sono Eric Bailly, al momento del Manchester United, e Dan-Axel Zagadou, attualmente svincolato dopo un’esperienza al Borussia Dortmund.

Nella lista di preferenze per la Roma è al momento in vantaggio il giocatore dei Red Devils, già allenato dal tecnico portoghese ai tempi della sua avventura a Manchester. Classe 1994, il giocatore ivoriano viene da una stagione travagliata, con poche apparizioni (7 complessivamente tra Premier League, FA Cup e Champions League) dovute più alla decisione degli allenatori che per motivi fisici. Il giocatore vuole riscattarsi ed è pronto all’avventura in Italia, anche se al momento le difficoltà vengono più dall’ingaggio e dalla modalità del trasferimento.

Non ha problemi di cartellino, invece, Dan-Axel Zagadou, difensore ex Borussia Dortmund e attualmente senza squadra. Il difensore centrale francese è un classe 1999 – quindi più giovane rispetto a Bailly – ma sulla sua valutazione pesano i tanti problemi fisici che ne hanno condizionato la sua avventura in Germania.

Dal 2018-2019, stagione in cui sembrava poter diventare uno dei pilastri della squadra gallonera insieme a Akanji e Diallo, Zagadou è infatti rimasto in lista infortunati per ben 451 giorni, subendo tanti infortuni, tra cui tre rotture della fibra muscolare, due del legamento collaterale laterale e una successiva operazione al ginocchio.

Anche Bailly non è stato particolarmente fortunato a livello di condizione fisica, ma i suoi infortuni negli ultimi anni non sono mai stati troppo lunghi, eccezion fatta per un problema al ginocchio avvenuto nella stagione 2019-2020, che l’ha costretto all’operazione e a stare fuori per 169 giorni.

In quel caso fu però solo sfortuna dovuta alla sua voglia di fare sempre bene.

In un’amichevole estiva contro il Tottenham, Bailly si lanciò su un tiro di Son per evitare che entrasse in porta, nonostante la segnalazione di fuorigioco del guardalinee. Il difensore riuscì a bloccare la palla, ma rimediò una distorsione alla gamba che ne determinò poi l’operazione al ginocchio.

Un infortunio dettato dall’attitudine di non arrendersi mai e di aiutare in ogni modo la squadra. Caratteristiche che ogni allenatore vorrebbe avere in un proprio giocatore.

di Daniele Mattioli