La partnership con Fendi per aumentare la caratura a livello internazionale
Una partnership che vuole rappresentare un ulteriore passo da parte del club verso l’eccellenza internazionale, restando però sempre legato alla Capitale. È questo uno dei tanti motivi alla base dell’accordo stipulato nelle scorse settimane da parte dell’AS Roma con FENDI, l’iconico marchio di moda italiano amato e conosciuto in tutto il mondo.
“Ciò che FENDI e l’AS Roma rappresentano insieme per la città di Roma, per la sua storia e le sue tradizioni parla da sé, ed è stato questo il principale motore della collaborazione che abbiamo creato” ha dichiarato non a caso Pietro Berardi, Chief Executive Officer dell’AS Roma. Gli ha fatto eco Serge Brunschwig, Presidente e Amministratore Delegato di FENDI, che ha aggiunto come alla base di questa collaborazione ci siano “valori e origini comuni, in una celebrazione della città di Roma”.
La fondazione delle due realtà è infatti avvenuta nel giro di pochi anni: FENDI è nata nel 1925, la società giallorossa nel 1927. Ambedue sono un simbolo della Capitale a livello internazionale, con la squadra di Mourinho che vuole cementificare ulteriormente il proprio status europeo dopo la conquista della Conference League di Tirana dello scorso maggio.
Inevitabile quindi la decisione di legarsi per le prossime due stagioni a FENDI che curerà il guardaroba ufficiale dei giocatori, affidandosi – stando ai primi bozzetti grafici- a un mix di tradizione e innovazione, con completi formali ma nello stesso tempo casual.
In attesa di poter ammirare da vicino il nuovo abbigliamento giallorosso, le due realtà romane hanno già iniziato la propria collaborazione, organizzando la presentazione di Paulo Dybala, ultimo acquisto della Roma, al Palazzo della civiltà italiana, sede di FENDI al quartiere Eur.
Il risultato è stato qualcosa di davvero entusiasmante, che ha raggiunto ed è stato apprezzato dagli organi di informazione di tutto il mondo. Perché la crescita di un club passa anche da queste importanti attività di marketing.
di Daniele Mattioli