27 Giu 2024In Calcisticamente4 Minuti

Il leader e le sue caratteristiche. Breve “guida” psicologica alla scoperta della leadership

In psicologia quando si parla di leadership si fa riferimento a tutti quei processi implicati e che si generano a seguito della guida di altri individui che fanno parte di un gruppo (o organizzazione), tra le quali spiccano la direzione da intraprendere, il coordinamento delle azioni e la motivazione per il raggiungimento degli obiettivi che ci si è preposti.

Ma chi è un leader?

Un buon leader non è il soggetto porta pubblico o sa intrattenerlo, ma è la persona in grado di saper influenzare le attenzioni del suo gruppo con il preciso scopo di permettere ad esso di raggiungere i propri obiettivi e di conquistarli. Di base leader si nasce, infatti alcune persone hanno un innato senso del servizio e dell’altruismo che mettono a disposizione della collettività, guidandola, nel caso dello sport, alla vittoria.

Il termine leader deriva dall’inglese to lead, letteralmente “condurre”, quindi nel leader si intende colui che conduce, che guida un gruppo e che rimane leader anche se la squadra perde in quanto viene riconosciuto come figura che non soltanto dirige ma che istruisce il suo gruppo e ciò lo differenza dal capo che manifesta il suo potere senza, quasi mai, sporcarsi le mani.

Come si sceglie un leader?

Il ruolo del leader viene attribuito quindi ad un individuo che possiede quelle capacità e competenze mirare alla guida del gruppo, alla gestione dei conflitti che in gruppo possono emergere e alla scelta di quelli che sono i comportamenti più adatti e idonei al raggiungimento degli obiettivi comuni della squadra. E proprio l’abilità di essere in grado di prendere decisioni è alla base di un vero leader, difatti agli occhi dei membri emerge la sua bravura nello scegliere ciò che è meglio fare e viene apprezzata la sua capacità di risoluzioni delle problematiche e la conseguente presa di responsabilità che lui stesso prende, e questo fa sì che gli altri lo seguano.

In linea generale i leader sono quindi tutte quelle figure che vengono percepiti dai compagni di squadra come preparati, determinati e adatti nel condurli al raggiungimento degli obiettivi, ma che sono anche in grado di instaurare e mantenere ottimi rapporti interpersonali. Quest’ultima competenza è data dalla capacità del leader di riuscire a stabilire dei rapporti di fiducia e stima e un’accettazione del gruppo sia in termini emotivi (valutazione dell’umore del gruppo) che in termini affettivi (che rappresenta il legame che si crea tra le persone).

Si tende di solito, ma in maniera errata, a ritenere che il leader debba per forza essere o il capitano, o la stella della squadra oppure l’allenatore, ma in realtà non deve necessariamente ricoprire uno di questi ruoli. Per ogni squadra avere nel proprio gruppo un leader dal quale farsi guidare e proteggere, soprattutto nei momenti difficili è importante ed indipendente dal “grado” che esso ricopre.

Le caratteristiche del leader

Le caratteristiche che un leader deve possedere sono:

  • Deve essere sé stesso. Nell’idea comune si associa leader a carisma, ma non sempre è così, infatti il buon conduttore è colui che attraverso la personalità aiuta i compagni e li guida verso gli obiettivi;
  • Deve essere autorevole ma non autoritario, quindi deve avere una comunicazione efficace senza parlare per stereotipi o schemi preconfezionati;
  • Devono emergere le sue capacità di team-bulding, ovvero che sia capace di infondere senso di fiducia e un clima positivo generando un senso di appartenenza forte;
  • Deve prendere ma anche dare, aiutando e mettendosi anche lui in gioco.

Nel prossimo articolo della rubrica approfondiremo le diverse tipologie di leader.

 

dott. Emanuele Capone
(psicologo/psicoterapeuta)