26 Feb 2019In Breaking News3 Minuti

Un De Rossi da maneggiare con cura e il primo derby di Zaniolo

INSIDEROMA.COM – ELISA GIOCONDI – Daniele De Rossi non delude e non si smentisce mai. Anzi, si direbbe che continui a sorprendere: già il giorno dopo il suo grande ritorno nella partita contro il Milan, il mister ha affermato che è un giocatore eccellente nei minuti di gioco. E chi se l’aspettava, data l’età e soprattutto dati i problemi gravi al ginocchio che hanno rischiato di compromettere il suo futuro da calciatore. Proprio per questa va trattato con delicatezza e con cura: la sua presenza non va sprecata nè data per scontata, anzi è necessario selezionarla per le partite in cui realmente è fondamentale la sua presenza. Danielino è di fortissimo impatto per la squadra: la sua bravura, la maestria, il suo essere perfetto leader e riuscire a guidare i compagni lo rendono perennemente essenziale, ma il mister deve fare i conti con la realtà e decidere quando giocarselo. E i numeri parlano: con lui le  vittorie della Roma salgono dal 47,2 al 59,2%, con una media di due punti a partita conquistati dalla squadra di Di Francesco e una percentuale di 1,6 nelle gare in cui invece non era in campo.
Che non fosse una situazione da sottovalutare si era intuito da subito: “Ho rischiato di smettere, questo è stato l’infortunio più grave della mia carriera”.
Ricordiamo benissimo i momenti di apprensione e spaesamento quando già immaginavamo una Roma senza De Rossi: invece poi le terapie hanno ribaltato la situazione ed ecco che possiamo tornare a goderci Daniele ancora.
Ma per poter fare ciò, non bisogna appesantire il suo ginocchio e quindi affidarsi anche ad altri come, per esempio, Zaniolo: così giovane ma già così forte, tutti parlano di lui ed ecco che sabato giocherà il suo primo derby. Di Francesco lo ha tenuto buono contro il Frosinone facendolo giocare veramente poco, essendo in diffida, mentre sabato sarà in campo sin dal fischio d’inizio.
Nonostante le numerose e invidiabili offerte che continuano ad arrivare al sorprendente numero 22, Nicolò è concentrato sul non deludere le aspettative che ora i romanisti hanno (giustamente) su di lui e giocare meravigliosamente questo primo derby, che non dimenticherà mai.
Con De Rossi hanno in comune l’inizio carriera, entrambi prima in Champions che in campionato, ma anche la fede alla maglia e l’affetto per i tifosi che, anche se prematuri, sono sulla buona strada: tutti ingredienti per poter fare bene sia in campo che fuori e quello che ti rende amato dai compagni e dal paese. Quando si dice “iniziare con il piede giusto”.