IL MESSAGGERO – CARINA – Dal punto più basso della gestione Fonseca a quello che deve rappresentare, gioco-forza, il trampolino di lancio in ottica quarto posto. Di mezzo – 248 giorni dopo – c’è sempre la Sampdoria. La stessa squadra che obbligò i giallorossi ad uno dei pomeriggi più tristi della stagione. La Roma registrò a Marassi un preoccupante 0-0, che mise in evidenza le difficoltà di una squadra falcidiata dagli infortuni contro una compagine in difficoltà che aveva appena avuto il cambio in panchina, da Di Francesco a Ranieri. Oggi, dopo il successo dell’Atalanta la Roma è a 6 punti dal quarto posto (virtualmente 7 con gli scontri diretti a sfavore). Serve dunque un’accelerazione importante nelle ultime 12 gare e Fonseca, secondo quanto dichiarato a Sport Tv, ci crede: “Siamo pronti. È chiaro che senza i tifosi appassionati della Roma, giocare all’Olimpico sarà difficile, ma la preparazione è quasi la stessa. Domani ci alleneremo allo stadio, per il resto non c’è niente di molto diverso da una partita normale“. Nessun alibi quindi. E dire che il portoghese potrebbe sventolarne diversi, dall’addio travagliato di Petrachi ai mugugni interni (l’ultimo quello di Juan Jesus sui social), da una rosa con la valigia in mano ai conti in rosso, passando per una trattativa interrotta sul più bello per la cessione della proprietà del club.