Per finanziare lo sport minore spunta la tassa sul campione
IL TEMPO – CALERI – Un contributo di solidarietà degli assi del pallone per finanziare gli sport minori. Insomma la tassa sul campione con una destinazione nobile: aiutare chi fa attività agonistica in settori meno ricchi rispetto al calcio. È la proposta, che sa un po’ di provocazione, prevista da un emendamento al dl Rilancio, presentato da Antonio Zennaro passato recentemente dal gruppo del M5s al gruppo misto della Camera. Una modifica che, per finanziare «il fondo salva sport» istituito per far fronte alla crisi economica dei soggetti che operano nel settore sportivo, cambia completamente la fonte di finanziamento. La formulazione attuale destina all’alimentazione del tesoretto una quota della raccolta delle scommesse sportive sino al 31 dicembre 2021. Peccato che questo settore sia uno dei pochi che non è ancora stato aperto dai dpcm del governo. E l’ennesimo prelievo rischia di pesare e affossare un comparto che è ancora con tutti i 60 mila lavoratori in cassa integrazione.
L’idea di Zennaro è quella di trovare le coperture andando ad incidere, in maniera marginale e per un periodo di tempo limitato, sugli stipendi dei calciatori professionisti e sui proventi dei procuratori. Nella relazione tecnica che accompagna la norma si stima che nel 2019, il monte stipendi valga circa 1,33 miliardi di euro, per un valore medio di circa 2,66 milioni per ogni sportivo professionista (conteggiati in circa 500). Con la tassa del 4% l’incasso stimato sarebbe di circa 40 milioni di euro. Per gli agenti sportivi la base imponibile, e cioè i compensi ricevuti, è di 187,851 milioni di euro. In questo caso l’aliquota del prelievo, fissata nel 2%, può portare in cassa circa 3,74 milioni di euro. La ratio è quella di ristabilire un principio di equità sociale tra i diversi settori dello sport consentendo che quelli dotati di maggiori risorse finanzino quelli che ne hanno meno. Un esempio è presto fatto. Tenendo conto che Ronaldo prende circa 31 milioni di euro di ingaggi all’anno il suo obolo ammonterebbe a circa 1,24 milioni di euro. Gliene resterebbero un po’ meno di 29. Ma chissà quanti ragazzi farebbe felici.