IL MESSAGGERO – CARINA – Anche a Trigoria attendono di conoscere quale sarà il piano a medio termine di Pallotta. Perché sul lungo periodo il proposito rimane sempre quello di cedere la Roma. Il quando e il come dipenderanno da diversi fattori. Il presidente giallorosso però prende tempo: il decreto liquidità gli consente di ritardare fino al 31 dicembre 2020 la ricapitalizzazione e con la questione stadio che potrebbe ottenere il via libera dal Comune più la flebile speranza di agganciare la Champions League sul campo, ha deciso di rifiutare la nuova offerta di Friedkin. A questo punto i possibili scenari sono due. Si fanno entrare soci di minoranza che possano garantire, insieme a operazioni di factoring, liquidità immediata al club e permettere così l’interregno; si rivaluta la società e ci si siede nuovamente al tavolo delle trattative per la cessione dell’intero pacchetto, in una posizione più forte di quella attuale. Nel primo caso è uscito il nome di DaGrosa, che come un’altra decina di destinatari del dossier Roma, potrebbe al massimo affiancare Pallotta. Nel secondo invece rimane in gioco soltanto Friedkin.