6 Apr 2020In Rassegna stampa3 Minuti

Doni: «Roma, grazie a te ho raggiunto il top»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – PIETRELLA – Alexander Marangon – per tutti Doni – ex portiere brasiliano che in carriera ha vestito la maglia della Roma, ha rilasciato una lunga intervista pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano in cui ha parlato del suo passato da romanista e delle prospettive della squadra giallorossa. Queste alcune delle sue parole:

Verso la Roma si percepisce da parte sua una riconoscenza infinita.
«Certo. In maglia giallorossa ho vinto tre trofei, ho conquistato la Coppa America da titolare e ho giocato con grandi compagni. Ricordo ancora il primo giorno che ho visto il Colosseo: un’emozione. Come l’inno di Venditti, sentito ogni volta che la squadra entrava in campo a riscaldarsi».

Adesso lei guarda l’Italia da lontano. È preoccupato per quanto sta accadendo?
«Mio fratello e mia sorella vivono a Roma, ma anche negli Usa siamo tutti a casa. Situazione difficile, abbiamo paura».

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Segue sempre la Roma?
«Ogni tanto, quando posso. L’azienda mi tiene impegnato per molto tempo, ma sono rimasto legato a quei colori».

Chi la convince di più?
«Zaniolo, un vero talento. Poi apprezzo anche Fonseca, è un bravo allenatore. Riguardo ai brasiliani, invece, di Ibañez si dice un gran bene, Juan Jesus è bravo. Infine sono sicuro che Fuzato farà grandi cose con la maglia della Roma. È un ottimo portiere».

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Parliamo di Totti, che compagno è stato?

«Un grande. Lo considero senza dubbio uno dei più forti calciatori di sempre…».

De Rossi invece?
«Un amico, anche lui un grandissimo. Giocare con lui era fantastico, teneva il centrocampo e la difesa. Mi sentivo al sicuro».

Tra Totti e Spalletti non è finita bene, sorpreso?
«Quando c’ero io hanno sempre avuto un rapporto normale. Di quello che è accaduto dopo non posso parlare perché non lo so».

Ci racconti lo Spalletti allenatore.
«Con lui ho vinto due Coppe Italia e una Supercoppa da titolare. Ho lavorato con altri grandi allenatori, ma lui è stato il migliore mai avuto. Ti diceva sempre le cose in faccia, e poi era meglio non farlo arrabbiare. Era capace anche di prenderti a schiaffi (ride, ndr )!».

Con Ranieri invece, problemi, visto che le preferì più volte Julio Sergio?
«Mai avuto niente con lui».