IL MESSAGGERO – Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha rilasciato una lunga intervista in merito all’uso della tecnologia del Var all’interno del Campionato, cercando farne un bilancio e di pensare a tutti i possibili usi futuri. In particolare, a far discutere è stata una decisione presa durante il boxing day in Serie B, nella partita giocata tra Cosenza ed Empoli in cui ai toscani non è stato convalidato un gol regolare a causa di una svista arbitrale. Questa le sue parole.
È stato il numero uno dell’Uefa, Ceferin, a criticarla fortemente…
La risposta giusta a quelle parole l’ha data il presidente federale, quando dice che se tutto il mondo chiede di implementare i campionati con la tecnologia, non volerla è come darsi la zappa sui piedi.
A Cosenza, nel boxing day di serie B ce ne sarebbe stato bisogno per convalidare un gol regolare all’Empoli.
Già, se ci fosse stata la goal line technology non ci sarebbe stato quell’errore clamoroso. A capire perché sia accaduto ci penserà ora il designatore. Da parte nostra non c’è altro da fare che chiedere scusa per l’episodio.
È la conferma che anche in B la Var è diventata indispensabile…
E noi siamo pronti, basta che la Lega di Serie B ci dica su quali campi dare il via alla sperimentazione off line a partire dal girone di ritorno. Ci sono già quattro, cinque direttori di gara della Can B che si stanno preparando come Avar.
E la Var Room, invece, quando sarà pronta?
Con il presidente federale confidiamo di dare il via alla fase sperimentale prima della fine del campionato, così da essere pronti al via della nuova stagione. A Coverciano si lavora intensamente per questo.
Sul piano femminile, non le sembra che l’Italia sia un po’ in ritardo?
Non credo che altri Paesi siano più avanti di noi. Il caso della francese Frappart è particolare: stava facendo molto bene e le è stata data un’importante opportunità facendole dirigere la finale della Supercoppa Europea. In Italia, già anni fa avevamo due donne assistenti in serie A e una direttore di gara in serie C, oggi nell’Aia ci sono 1700 arbitri donna in tutta Italia e una di loro dirige in serie C.