IL TEMPO – BIAFORA – A novanta giri di lancette dal termine del 2019 calcistico la Roma andrà in scena al Franchi, casa della Fiorentina, per proseguire nel buon momento di forma – tre vittorie ed un pari con l’Inter nelle ultime quattro partite in campionato per i giallorossi – e per riscattare il cocente 7-1 subito in Coppa Italia a fine gennaio.
La squadra di Fonseca si presenterà in Toscana priva di Kluivert, ancora dolorante per l’ematoma subito nella sfida con il Verona (“«on è pronto, è meglio non rischiarlo in questa partita. Dobbiamo – le parole del mister che ha voluto brindare al nuovo anno insieme ai giornalisti – aspettare più tempo per recuperarlo totalmente»), Pastore, Mirante, Cristante, Santon e Zappacosta, ma in extremis ha ritrovato Smalling, uno dei pilastri della formazione.
Il centrale inglese ha svolto un provino mercoledì aggregandosi al gruppo perla parte finale dell’allenamento e non ha avvertito fastidio al ginocchio, un problema che gli aveva fatto saltare le partite con Wolfsberger e Spal. Il numero 6 dei capitolini, viste le buone sensazioni, ha forzato durante la rifinitura di ieri ed è andato tutto liscio: Fonseca, che non si è sbilanciato sul suo impiego, lo ha inserito nella lista dei convocati ed è pronto a gettarlo nella mischia accanto a Mancini, che tornerà a difendere la porta di Pau Lopez dopo aver scontato un turno di squalifica.
Chi è destinato a giocare la terza partita di fila da titolare è Florenzi, che ancora una volta ha vinto il ballottaggio con Spinazzola: «Leonardo sta bene, è solo un’opzione tecnica. Io devo solo – ha chiarito il tecnico portoghese in conferenza – pensare alla Roma che per me è la cosa più importante. Capisco questo tipo di problema relativo agli Europei, ma sono qui come allenatore della Roma e devo solo pensare a quello che è meglio per la squadra». Il capitano giallorosso ha risca valcato il compagno di reparto nelle gerarchie e completerà la retroguardia insieme a Kolarov: le scelte di Fonseca mescolano le carte del mercato, perché se Florenzi dovesse continuare a giocare con continuità anche alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia, non ci sarebbero più i presupposti per pensare ad un addio. Uno scenario che un mese fa sembrava quasi scontato per non perdere il posto con l’Italia.
Dal centrocampo in sù la Roma sarà la stessa che ha battuto la Spal. In mediana Diawara e Vertout sono inamovibili e dovranno fare l’ultimo sforzo prima del rientro di Cristante, davanti sarà Dzeko a guidare i compagni, con Perotti, Pellegrini e Zaniolo sulla linea dei trequartisti. L’esterno argentino ha dimostrato di essere in palla e Mkhitaryan può essere la carta decisiva da giocare a gara in corso: «Sappiamo – il monito di Fonseca – che una partita a Firenze è sempre difficile per la Roma. Loro hanno una buona squadra, con giocatori molti forti che hanno fatto una bellissima partita contro l’Inter». In casa viola, Montella, che non vince in casa dal 6 ottobre, non avrà Chiesa e deve fare i conti con un Badelj acciaccato: a centrocampo spazio a Benassi, davanti ci sarà la coppia Vlahovic-Boateng. Sarà un’autentica battaglia, nessuno vuole mangiare un panettone amaro.