IL MESSAGGERO – Vincenzo Montella, ex giallorosso (centravanti e allenatore), si gioca il posto contro la squadra con cui ha da sempre il legame più forte. La Roma, però, non è certo nella condizione di ricambiare l’affetto in campo. Fonseca è appena salito al 4° posto, staccando le principali rivali che attualmente sono soprattutto il Cagliari (-3) e l’Atalanta (-4). In più ha seminato il Napoli (-11) con i 19 punti conquistati negli ultimi 8 match, raccolto decisivo per entrare in zona Champions.
«Dobbiamo essere molto concentrati per affrontare la Fiorentina che ha giocato una buonissima partita contro l’Inter», avverte il portoghese. Non gli interessa che cosa accadde, invece, il 30 gennaio nell’ultima visita al Franchi, nel quarto di finale di Coppa Italia. Il 7 a 1 è ancora nella testa di qualche giocatore (7 dei 21 convocati vissero quell’umiliazione: Florenzi, Fazio, Kolarov, Pellegrini, Zaniolo, Dezko che fu espulso e Fuzato che rimase in panchina), ma non appartiene all’allenatore. «È sempre difficile per la Roma a Firenze. Ma con i calciatori non ho parlato di quella gara». Si dedica solo al presente per chiudere bene il 2019. Così recupera Smalling, subito in vantaggio su Fazio, e lascia a casa Kluivert, fuori dal 1° dicembre.