LA GAZZETTA DELLO SPORT – Quei due gol di Berardi alla fine lo hanno infastidito, ma non sono riusciti a togliergli la gioia e il gusto della prima vittoria ufficiale sulla panchina giallorossa. Perché se è vero che la Roma nell’ultima mezzora è calata e si è seduta, è anche vero che nella precedente ora di gioco contro il Sassuolo aveva fatto lustrare gli occhi un po’ a tutti. E alla fine Paulo Fonseca si tiene stretto soprattutto questo, ciò che ha visto fino al gol del 4-1. «Abbiamo fatto una partita bellissima, con un eccellente primo tempo dove la squadra si è avvicinata a quello che le chiedo – dice alla fine il tecnico portoghese -. Poi abbiamo ceduto, ma è anche normale. Inconsciamente abbiamo pensato di avere la partita in mano e poi avevamo tanti giocatori che rientravano dagli impegni con le nazionali. Aver vinto non vuol dire però che non possiamo migliorare. Dobbiamo correggere le note negative, anche se questa volta devo dire che sono state poche». (…) E poi i singoli, ad iniziare da Dzeko e Pellegrini, ieri entrambi al top. «Dzeko è un grandissimo giocatore, per noi è molto importante. Ha fatto un gol, ma poteva farne anche di più. Con lui, Mkhitaryan, Veretout e Pellegrini trequartista abbiamo la possibilità di tenere molto di più la palla rispetto a prima. Lorenzo ha giocato bene anche se non da dieci, Mikhi non è un’ala pura, ma sa smistare la palla e non la perde. La squadra ha beneficiato dei suoi movimenti e di quelli di Pellegrini». (…)