Guai agli adduttori: niente esordio in A per Smalling
IL CORRIERE DELLA SERA – Doveva essere uno dei tre protagonisti della sfida di domani tra Roma e Sassuolo, ma Chris Smalling non sarà nemmeno convocato. Ieri si è allenato a parte per un sovraccarico muscolare all’adduttore e sarà lasciato a riposo per precauzione da Fonseca, che non vuole correre il rischio di perdere più a lungo il difensore inglese. E gli infortuni della Roma viaggiano già a ritmo di record. Giocheranno dal primo minuto, invece, Mkhitaryan e Veretout, gli altri due calciatori che i romanisti (attesi in 35 mila all’Olimpico) non vedono l’ora di scoprire. L’ex Arsenal agirà a sinistra, a destra ci sarà Zaniolo, al centro, in quella che ormai è la sua posizione preferita, ci sarà Lorenzo Pellegrini (…). «Il ruolo in cui mi vedo di più è il trequartista: mi permette di inserirmi e di essere più libero. Però mi fa piacere giocare anche in altre posizioni (…)». Pellegrini, che vive la Roma come una seconda pelle, sa che il terzo pareggio di fila all’Olimpico, per quanto la gente abbia fiducia nella nuova squadra e in Fonseca, potrebbe creare non pochi problemi. Lui, però, è convinto dal nuovo allenatore: «Noi lavoriamo per migliorare. Quello che ci chiede il mister mi piace: vuole sempre il pallino del gioco ed è giusto sfruttare la tecnica della squadra. (…) Siamo a buon punto, ma è ora di far vedere quello su cui stiamo lavorando. Vogliamo tornare in Champions League, per il resto non ci poniamo limiti». A buon punto è anche Spinazzola, che, dopo aver saltato i primi 180’ per una lesione muscolare, sarà convocato per la prima volta e spera nell’esordio: «Ci aspetta un mese importante – le sue parole al match program del club – che ci dirà dove possiamo arrivare. Se partiamo bene avremo fatto già metà del lavoro. Io sono pronto, poi ovviamente deciderà il mister se utilizzarmi. Con Fonseca siamo cresciuti tanto, ci chiede un gioco non da tutti: è normale che all’inizio quasi tutti i giocatori siano un po’ spaesati. Ci vuole un pochino di pazienza (…), ma secondo me abbiamo ancora ampi margini di crescita» (…).