IL TEMPO – VITELLI – Quando la Roma scenderà in campo allo stadio Olimpico il 19 settembre per affrontare l’Istanbul Basaksehir nel match d’esordio di Europa League, potrebbe trovarselo in campo. Ma Arda Turan, ex di Barcellona (che ne detiene ancora il cartellino) ed Atletico Madrid, ha rischiato di vedere la partita alla tv in una cella. Ieri, infatti, il trentaduenne turco è stato condannato a due anni, otto mesi e quindici giorni di reclusione (l’accusa aveva chiesto dodici anni incentrando la causa su delle presunte molestie sessuali) per detenzione illegale d’arma da fuoco e per averla usata all’interno di un ospedale di Istanbul. Turan non andrà in carcere, a meno che non commetta un reato nei prossimi cinque anni (e visto il suo passato turbolento qualche rischio c’è), ma non l’ha passata proprio liscia: il suo club lo ha multato per un importo vicino ai 400 mila euro.
L’episodio incriminato risale allo scorso ottobre, quando il calciatore – noto alle cronache anche per le sue performance extra-calcistiche – rimase coinvolto in una rissa finendo col rompere il naso al famoso cantante turco Berkan Sahin. La storiaccia sarebbe iniziata in un famoso nightclub, dove Arda Turan avrebbe mostrato interesse per la moglie della popstar. Tra i due uomini, dalle parole si sarebbe passato presto ai fatti, con il colpo proibito rifilato dal giocatore al cantante. Non ancora soddisfatto, però, l’attuale esterno dell’Istanbul Baseksehir avrebbe raggiunto Berkan Sahin nell’ospedale dove era andato a farsi medicare sparando all’interno della struttura alcuni colpi di pistola in aria per intimidirlo. La buona notizia per Arda Turan è l’assoluzione dall’accusa di molestie sessuali, una condanna lo avrebbe spedito dritto dietro le sbarre. In campo, cercherà di dimenticare in fretta l’ennesima bravata.