Petrachi il duro: “Ho messo in riga Juve e Inter. La Roma non è una succursale”
LEGGO – BALZANI – Mambo Salentino è stato uno dei tormentoni estivi dell’estate, ma a Trigoria più che i Boombdabash va di moda Gianluca Petrachi. Il ds leccese ha chiuso un mercato non esaltante col botto (Mkhitaryan) nonostante le mille difficoltà legate a budget limitato, esuberi e polemiche post addio di Totti e De Rossi. Ieri si è preso la scena durante la conferenza di presentazione dell’armeno facendo leva soprattutto su quell’orgoglio romanista che sembrava sopito. Nel mirino sono finite Inter e Juventus colpevoli di aver corteggiato Dzeko e Zaniolo: «Paratici e Marotta? Sono orgoglioso di aver tenuto fede alle promesse fatte quando ho detto che la Roma non sarebbe stata succursale di nessuno. Tutti hanno capito che a Roma non possono fare i prepotenti’. Finché ci sarò spero che questa cosa si mantenga». Nessun rimpianto sul mercato in entrata: «E’ una squadra tosta, sono soddisfatto pienamente degli acquisti e all’80% delle cessioni visto che non sono riuscito a piazzare due giocatori in prestito (Santon e Bianda?, ndr). Si sono create delle opportunità per fare operazioni furbe come Smalling e Mkhitaryan. L’armeno ha rinunciato a dei soldi per venire qui. Dzeko? Ho sempre detto che avrei voluto tenerlo. Le lusinghe dell’Inter hanno messo in testa al giocatore delle cose che ho cercato di smontare. Il prezzo posto all’Inter non è mai stato offerto, per loro non sarebbe stato al centro del progetto come lo è da noi». Poi spiega le strategie: «Necessaria una piccola rivoluzione. A tutti ho chiesto pazienza. Sono convinto di aver creato qualcosa su cui far rinascere l’entusiasmo. Abbiamo rinnovato fiori all’occhiello come Zaniolo e Under. Il gruppo ha voglia di stare insieme, quando sono arrivato c’era disgregazione e ora c’è unità. Col monte ingaggi siamo un po’ su, ma cercheremo di equilibrare le cose». Su Baldini: «Franco non ha mai intralciato il mio lavoro. Un mese fa tramite lui ho saputo che Mkhitaryan poteva partire. Questa è la forma di collaborazione di cui parlavo. Baldini è rimasto al suo posto tenendo le giuste distanze. Infine sugli infortuni: Voglio eliminare ogni alibi per questo stiamo rifacendo i campi di Trigoria che sono troppo duri. Ammetto che 4 infortuni in pochi giorni sono tanti, ma ci può essere anche casualità».