Le solite amnesie, Dzeko non basta. Cercasi centrale
LA REPUBBLICA – FERRAZZA – Finisce tra i fischi la prima della Roma di Paulo Fonseca, bloccata sul 3-3 dal Genoa dell’ex Andreazzoli. Parlano i numeri per Edin Dzeko: 88 gol in 180 presenze con la Roma, squadra con la quale ha ieri iniziato, segnando, la sua quinta stagione. Ma i numeri parlano chiaro anche per la difesa del giallorossi, che incassano tre retl all’esordio. Ovazione dell’Olimpico, per il bosniaco, pace fatta con tutti i tifosi giallorossi,
al termine di un’estate che ha visto il giocatore vicinissimo all’Inter, ma la prima stagionale termina con un solo punto, grazie ai centri di Under, Dzeko e Kolarov che nascondono solo parzialmente i continui errori difensivi di una squadra che è ancora un cantiere aperto, con tanti giocatori nuovi da inserire (Zappacosta, Mancini, Diawara e Veretout). Lo stadio alza il sipario sulla nuova stagione con giochi di luce alla lettura delle formazioni, uno show di riflettori nelle intenzioni trascinante, che ha portato fischi solamente a Schick e Pastore, quando è stato annunciato il loro nome, «Avanti con la tradizione della fascia a un romano, al fianco di Florenzi capitano», è lo striscione firmato da “Roma”, il gruppo centrale della Sud, accolto dagli applausi del resto dello stadio. Dichiarazione d’amore della curva al giocatore che raccoglie la pesante eredità lasciata da Daniele De Rossi al quale vengono dedicati tanti cori e che allontana le incomprensioni che in passato c’erano state tra il
numero 24 e gli ultras. Cori contro Pallotta, per una contestazione che viene portata avanti, mentre l’ex David Pizarro, prima del fischio d’inizio, fa un breve giro sotto la Sud per salutare i tifosi, pronti a riabbracciarlo.
Il pareggio contro il Genoa conferma la necessità di intervenire sulla difesa, troppi gli errori e le incertezze davanti alta porta, con Fazio e Juan Jesus che dimostrano di non essere una coppia solida (Gianluca Mancini, entrato al 65° deve ancora ambientarsi del tutto). Manca una settimana alla chiusura del mercato, Gianluca Petrachi si dovrà muovere per regalare a Fonseca un altro centrale. Daniele Rugani è una pista rimasta in standby, mentre torna d’attualità un nome che l’attuale ds giallorosso conosce bene: Nicolas Nkoulou. Il giocatore del Torino, che ha chiesto a Mazzarri di andare in tribuna contro il Sassuolo, si trasferirebbe molto volentieri nella capitale. Il camerunense è valutato una ventina di milioni, ma potrebbe arrivare in prestito oneruso con obbligo di riscatto: «Fortunatamente il mercato sta per finire – si sfoga Petrachi, critico con i tempi del mercato italiano – perché un periodo così lungo è un’agonia, non si può giocare la prima e avere il mercato aperto, è un massacro, non mi stancherò mai di dirlo, è difficile, perché vivere ogni giorno con ragazzi che pensano o di rimanere o di andare via, ci creano dei problemi che potremmo evitarci. In Premier il mercato era chiuso due giorni prima dell’inizio e potrebbe essere una formula importante anche per noi».