IL MESSAGGERO – TRANI – Finalmente Veretout. C’è anche il francese nel gruppo che preparerà, da oggi pomeriggio, il debutto in campionato. Assente nei 10 test, colpa dell’infortunio alla caviglia che è il doloroso ricordo del ritiro con la Fiorentina, il centrocampista punta alla convocazione per la partita di domenica sera contro il Genoa. Si accontenterà, per ora, della panchina. Fonseca, a dir la verità, smania più del giocatore. Non aspetta altro di averlo a disposizione per dare un senso al suo lavoro, mettendo Jordan al centro della Roma. Il tecnico stamattina deciderà se farlo giocare (con Pastore) oggi pomeriggio, ore 18 al Tre Fontane, nel test della Primavera contro il Trastevere.
BOLLINO QUALITÀ – Il posto da titolare, in mezzo al campo, è suo. Perché, pure se non è il classico play, Veretout sa come comportarsi in quel ruolo. Il dinamismo è la sintesi delle sue caratteristiche. Che lo fanno essere incursore e palleggiatore. Se avanza, prova spesso la conclusione. Al tempo stesso è presente nella circolazione del pallone. Il piano del portoghese è, più o meno, annunciato: il francese farà coppia quasi sicuramente con Cristante, dando la possibilità a Pellegrini di alzarsi da trequartista. Così l’allenatore potrà scegliere la posizione ideale per Zaniolonel rombo offensivo. Esperimento che, anche senza poter contare sull’ex viola, ha già fatto nelle 10 amichevoli, spostando spesso Zaniolo a destra.
TRAZIONE ANTERIORE – Fonseca, in attesa di conoscere chi sarà il vice Dzeko, avrà dunque più soluzioni in attacco proprio con l’inserimento di Veretout nel 4-2-3-1. Davanti, al momento, gli interpreti sono contati: con Defrel e Schick in partenza, restano a disposizione Under per la fascia destra, Zaniolo trequartista, Perotti (Kluivert l’alternativa) a sinistra e Dzeko centravanti. Se avanza Pellegrini, aumentano le opzioni per il portoghese. Che, nel reparto offensivo, muove spesso i giocatori. Zaniolo può scivolare a destra, ma non è da escludere che, quando partirà la giostra, lo troveremo anche a sinistra. Lì manca ancora il sostituto di El Shaarawy, miglior realizzatore nella scorsa stagione: l’idea di Petrachi è prendere Mariano Diaz. Sa fare la prima punta e partire dalla fascia. La ricerca del gol passa dal movimento degli esterni che giocano dentro al campo e dall’inserimento dei centrocampisti. L’obiettivo dichiarato: migliorare l’efficacia con la qualità.