20 Giu 2019In Rassegna stampa1 Minuti

L’ottavo re di Roma

LIBERO – PORTALUPPI – Non ho mai compreso per quale strana proprietà transitiva un calciatore dotato di buo­ni piedi dovrebbe poi automa­ticamente divenire un dirigen­te altrettanto dotato nel cervel­lo, solo nelle aziende o società di calcio si vuole ciò, ultimo in ordine di flop ecco Totti, il divi­no, l’ottavo re di Roma, il Pu­pone.

Ma l’amico Malagò gli ha riservato un salone del Co­ni (perché, ora dovrà farlo con altri) dopo aver piagnucolato di non essere stato ascoltato, vezzeggiato ed osannato in un italiano stentato ha cercato consensi parlando di romanisti fuori dalla Roma, poi contro ogni logica aziendale e di nor­male intelligenza lancia la noti­zia che la Roma è in vendita ed è già pronta una cordata con a capo Malagò, Monteze­molo, Totti medesimo. Tutto questo a Borsa in pieno svolgi­mento.

Io lo avrei denunciato alla Consob per turbativa del mercato. Io rammento di Totti lo sputo in direzione di Poul­sen, un gesto ignobile, era il 2004, stranamente al Pupone è stato perdonato e se ne è sempre parlato mitigando il tutto.