1 Giu 2019In Rassegna stampa3 Minuti

Elsha pensa al futuro: «Mettiamo un punto e ripartiamo»

GAZZETTA – ZUCCHELLI – Mentre tanti giocatori, prima della Nazionale, sono volati con mogli e fidanzate per una breve vacanza, Stephan El Shaarawy è rimasto a Roma e si è divertito, (lui più di loro, senza dubbio), a giocare a calcio con dei bambini speciali. Bellissime le immagini dell’attaccante che insegna ai piccoli con disabilità a fare colpi di tacco e stop, dolcissimi i sorrisi quando mostra loro come si esulta. Ieri, invece, si è dedicato a se stesso (con tanto di incontro con Nainggolan dal parrucchiere) e ne ha approfittato per ripercorrere, a Roma Tv, la stagione sua e dei compagni. La buona notizia, per i tifosi, è che mentre molti suoi compagni sembrano avere voglia solo di essere a centinaia di chilometri di distanza da Trigoria, El Shaarawy è già proiettato al futuro: «È stata una stagione negativa però da qui dobbiamo ripartire, mettere un punto e cercare di proiettarci subito alla prossima per fare meglio. Siamo sempre stati in Champions e l’obiettivo della Roma è di arrivare sempre a giocare in competizioni importanti e fare bene lì».

Scambio con Perin?

Il suo contratto scade tra un anno, non appena si insedierà il nuovo d.s. prolungarlo sarà una priorità, anche se ancora vanno discussi durata, stipendio e diritti d’immagine. Di certo, dopo tre anni e mezzo, El Shaarawy inizia davvero a sentirsi romanista e la voglia di proseguire insieme c’è. Anche se il mercato può cambiare le carte in tavola da un momento all’altro: piace alla Juventus, che potrebbe proporre uno scambio con Perin, e da qui a luglio tutto può ancora succedere. Di sicuro, per ora, Stephan parla da romanista: «Credo di essere maturato molto da quando sono arrivato: tre anni in crescendo, dove ho acquisito maturità a livello calcistico e mentale. Questo ha fatto la differenza. Ho trovato la continuità che mi è sempre mancata e credo che sia stata un’annata positiva per me».

Leader

I numeri gli danno ragione, visti gli undici gol in campionato, come mai ne aveva segnati negli ultimi sei anni. Adesso però dovrà confermarsi e, soprattutto, provare a diventare leader di una squadra orfana, dopo 26 anni, di Totti e De Rossi contemporaneamente: «Daniele è un vero capitano, un leader, che ha sempre dato anima e corpo per questa maglia. Anche nelle ultime settimane si è sempre allenato a mille. Un grande esempio per tutti, un esempio di romanismo e mancherà a tutti». Ecco perché adesso, a rinnovo firmato, toccherà, ancora di più a lui, caricarsi la Roma sulle spalle. Juventus permettendo, naturalmente.