IL TEMPO – Tifosi infuriati, amareggiati, increduli e divisi. Nell’arco di pochi giorni sono passati dalla notizia dell’addio dell’ultima bandiera giallorossa alla notizia, forse anche più incredibile, del caos interno al club. Altro fulmine a ciel sereno. L’inchiesta di Repubblica ha tolto il sorriso a gran parte della tifoseria romanista ma al tempo stesso ha sollevato un mare di dibattiti. «Possibile che tra quelli che sembravano due amici fraterni come Totti e De Rossi ci siano stati questi intrighi?», si sono chiesti in molti. Ed ecco che i due simboli della Roma improvvisamente vengono messi in discussione anche dai tifosi. «Un inferno» per qualcuno, e allora «quell’abbraccio era finto?» Tante, troppe le domande, troppo poche le risposte. Ma su una cosa i tifosi romanisti sembrano veramente uniti: «la società questa volta ha toccato il fondo perché incapace di gestire la squadra, i cosiddetti senatori e anche i capitani, ex ed attuale», scrivono sui social.
«L’inchiesta di Repubblica sulla Roma? L’ho letta stamattina, bisogna vedere cosa verrà fuori, sono rimasto un po’ scioccato», la reazione di Pierfrancesco Favino ospite di «Un Giorno da Pecora». L’attore, conduttore e grande tifoso romanista guardando al futuro, ha le idee chiare su chi vorrebbe vedere sulla panchina giallorossa: «Personalmente, vorrei De Rossi». Poi, c’è la sfilza di ex giocatori della Roma ancora innamorati di una squadra che nonostante tutto non si tocca. Giancarlo (Picchio) De Sisti, campione europeo nel 1968 e vicecampione mondiale nel 1970 con la Nazionale italiana ha raccontato che leggendo i fatti recenti non credeva ai suoi occhi: «Mi sembra fantascienza. Totti e De Rossi l’uno contro l’altro è semplicemente assurdo…. nel calcio i problemi di spogliatoio sono all’ordine del giorno, ma così mi sembra veramente troppo!. I tifosi hanno appena finito di piangere per l’addio di De Rossi….non è possibile».