Lo schiaffo di Gasp: l’Atalanta pareggia l’offerta della Roma, dopo il sì a Pallotta il tecnico ci ripensa
LEGGO – BALZANI – Il caos ora è totale. Dopo i no di Sarri e Conte, è arrivato ieri a sorpresa anche il dietrofront di Gasperini, nonostante l’accordo di massima trovato nelle scorse settimane. Nell’incontro tra il tecnico piemontese e il presidente dell’Atalanta Percassi è arrivata l’inattesa fumata bianca. Che a Roma si è tramutata in un tornado. Diciamo che sono ottimista. Ci rivedremo domani (oggi, ndr) per un caffè, ha detto Percassi che ha garantito al tecnico un sostanzioso aumento che cancella l’offerta della Roma (2,5 milioni per tre anni), la permanenza dei big e un mercato di rafforzamento in vista della Champions. Gasp si è preso 24 ore di tempo, ma di fatto ha già avallato l’accordo che porterà a un rinnovo fino al 2022. L’annuncio dovrebbe arrivare oggi. Dopo aver detto sì alla Roma, ha rialzato il telefono per comunicare il clamoroso dietrofront che ha innescato nuove polemiche nelle capitale e nuove critiche nei confronti di Baldini e Pallottachiamati ora a pensare all’ennesima alternativa di un progetto senza appeal. Possibile che il progetto Roma non convinca un tecnico di provincia come Gasp? Sì.
Nelle ultime ore è stato sondato il terreno per Allegri, un’utopia visto il ridimensionamento in atto. La pista più credibile porta a un pallino di Baldini. Quel Zorro Fonseca, che ha stupito alla guida dello Shakhtar. In un campionato lontano anni luce dal nostro, ma con una rosa di giovani. La Roma? Mi piacerebbe allenare in serie A, ha risposto il portoghese. Regge pure la candidatura di Giampaolo, a meno che il Milan non decida di puntare su di lui. Più indietro Gattuso, Di Biagio, De Zerbi e Blanc. Ma cosa, e soprattutto chi, troverà il futuro tecnico a Trigoria? Di certo non De Rossie Dzeko. Il bosniaco ha già detto sì all’Inter di Conte. I due club devono limare alcuni dettagli relativi ai bonus, ma l’affare dovrebbe chiudersi sui 20 milioni. Prepara le valigie pure Kolarov per il quale è arrivata l’offerta della Stella Rossa, il club dove è cresciuto il serbo. L’altro senatore ormai con un piede e mezzo fuori da Trigoria è Manolas. Il greco, vista la clausola rescissoria da 36 milioni, può scegliere la destinazione. Più Arsenal che Napoli o Juve. Direzione Premier pure per Olsen scalzato da Mirante e dal futuro portiere che potrebbe essere Perin. In difesa il ds Petrachi punta Izzo e Palomino, ma dovrà accontentarsi probabilmente di Lyanco da affiancare a Fazio. A centrocampo dovrebbero restare Cristante, Lorenzo Pellegrini, Florenzi e Zaniolo. Per quest’ultimo andrà in scena la prossima settimana l’incontro decisivo per il rinnovo. A rischio pure El Shaarawy mentre resteranno alla base Kluivert e Under oltre agli incedibili (per mancanza di offerte e stipendio elevato) Pastore, Perotti, Nzonzi e Santon.