Inter-Dzeko: si fa, Lukaku già in città ma lo United frena
GAZZETTA DELLO SPORT – C’è una massima del calcio moderno che ogni dirigente conosce a perfezione: il mercato non dorme mai. Sembra uno slogan banale, qualcosa da dare in pasto ai milioni di tifosi e appassionati che smaniano dal desiderio di capire chi arriverà, come sarà la squadra del futuro. Ma dietro alle parole ci sono i fatti e un lavoro che non conosce sosta, che viene sviluppato in silenzio e sottotraccia ogni giorno. Il campionato si è appena concluso ma in casa Inter le mosse future sono state pianificate per tempo e le trattative più delicate sono già in stato avanzato, con tanto di accordi di massima trovati. La rivoluzione contiana partirà dall’attacco, dove l’ex tecnico del Chelsea e della Nazionale vuole due prime punte di spessore per il dopo Icardi, da affiancare a Lautaro Martinez, considerato più una seconda punta. Gli identikit sono quelli già noti da un po’, la novità semmai sta proprio nel fatto che il lavoro di Ausilio e Marotta ha messo l’Inter in condizione di poter affondare il colpo e tentare di chiudere sia per Edin Dzeko sia per Romelu Lukaku. Con un però: il doppio arrivo è vincolato alla cessione di Icardi e alla tempistica dell’addio dell’ex capitano.
Scenario Icardi
Nello spogliatoio nerazzurro Mauro è un separato in caso. Domenica ha perso l’occasione per salutare nel migliore dei modi San Siro e i suoi tifosi, che non gli hanno risparmiato i fischi nel momento della sostituzione. Il problema reale è che ad oggi in sede all’Inter non è arrivata alcuna offerta concreta per Icardi, che ha una clausola rescissoria (valida solo per l’estero) di 110 milioni esercitabile entro il 15 luglio. Cifra enorme rispetto alla realtà di oggi, con il valore di Maurito che è nettamente sceso a seguito del caos di questo inverno. L’Inter però non accetterà offerte inferiori ai 70 milioni, che rapportati ai gol realizzati in carriera da Icardi e alla sua età sono comunque pochi. Ma chi può provare a prendere Mauro? La volontà del giocatore è restare in Italia e tutte le strade portano alla Juventus. Oggi però in casa bianconera la priorità è l’allenatore: dovesse essere Sarri, il gradimento per Icardi è scontato, visto che il tecnico toscano lo avrebbe voluto già al Napoli per il dopo Higuain. Ecco, il Pipita – al Chelsea proprio su richiesta di Sarri – dovrebbe però tornare a Torino e si aggiungerebbe a una batteria di centravanti già piuttosto numerosa. Tutto complicato, insomma. All’estero c’è sempre l’Atletico Madrid interessato, a maggior ragione ora che dovrà sostituire Griezmann. Ma i tempi potrebbero essere lunghi mentre l’Inter vorrebbe chiudere in fretta questo capitolo, magari entro giugno, per assicurarsi anche una plusvalenza e mettersi a posto con i paletti del fair play finanziario.
Dzeko a prescindere
Il destino di Icardi interessa poco o nulla a Dzeko, promesso sposo ormai da diverso tempo. Il bosniaco e l’Inter hanno trovato un’intesa su tutto, manca soltanto l’interlocutore della Roma con cui parlare e imbastire una trattativa sul cartellino del giocatore, per cui i giallorossi chiedono venti milioni di euro. Ma finché la Roma non ufficializzerà il nome del nuovo direttore sportivo, la trattativa non potrà chiudersi. Un’idea di massima sulla tempistica però c’è: Roma e Inter hanno tutto l’interessa a definire l’operazione entro il 30 giugno, perché chi incassa (la Roma) mette a bilancio subito l’intera cifra pattuita, mentre chi compra (l’Inter) può spalmare su più anni a partire dal bilancio successivo, quindi dal prossimo 1 luglio.
Il blitz di Lukaku
GAZZETTA DELLO SPORT – D’ANGELO – Dzeko sarà il primo top player in attacco per Conte. L’altro potrebbe essere Lukaku, su cui però al momento c’è stata una brusca frenata a causa della richiesta del Manchester United, che non accetta contropartite nell’affare e chiede 70 milioni. Tra Lukaku e l’Inter invece è già tutto delineato grazie a un recente blitz a Milano del belga. Qualche settimana fa, infatti, Lukaku è stato in Italia e ha incontrato i dirigenti nerazzurri, aprendo anche a uno sconto sull’ingaggio pur di sposare il nuovo progetto nerazzurro. L’Inter a quel punto ha cominciato a sondare la disponibilità del club inglese a lasciar partire l’attaccante prelevato due stagioni fa dall’Everton per 100 milioni (bonus inclusi), scontrandosi però con il muro dello United. Perisic era un pallino di Mourinho e oggi a Solskjaer non interessa, così come non scalda l’ipotesi di scambio con Icardi. L’Inter non ha fretta, ha registrato la volontà del giocatore e per ora va bene così. L’elenco delle priorità è stabilito e c’è il nome di Dzeko in testa. Poi si chiarirà il futuro Icardi, ultimo ostacolo prima dell’assalto finale per Lukaku.