Mirante: “Esperienza a Roma fantastica. L’addio di De Rossi? L’ha vissuta bene, noi un pò meno”
Antonio Mirante, portiere della Roma, era presente quest’oggi al premio USSI e ha ricevuto il “Premio Arancio” proprio dalla stampa italiana. Queste le sue parole a margine dell’evento ai microfoni di Sky Sport:
La lucidità di De Rossi ieri sera?
“Credo sia crollato a casa (ride, ndr). Nei giorni precedenti si vedeva l’emozione e l’attesa di quello che poteva riservargli lo stadio. L’ha vissuta bene, noi un po’ meno perché ci siamo commossi tutti, compresi i calciatori del Parma, questo dimostra il livello del calciatore”.
Il suo peso nello spogliatoio?
“Riusciva sempre a darci quel qualcosa in più, a motivarci e ad arrabbiarsi nel tono giusto. Mi ha fatto impressione durante la prima in campionato, la sua carica agonistica negli spogliatoi prima di scendere in campo, non avevo mai visto tanta grinta. Dentro quella sua carica c’è l’amore per questa maglia”.
Chi potrà essere il suo erede?
“La Roma, anche vista da fuori, ha sempre avuto l’identità del calciatore romano e romanista. Ci sono giocatori come Alessandro Florenzi e Lorenzo Pellegrini che potranno ereditare questa responsabilità, ognuno con le proprie caratteristiche. L’esperienza che Totti e De Rossi gli hanno lasciato è importante”.
Sul mio futuro?
“Mi auguro che la mia carriera possa continuare il più a lungo possibile. Non mi aspettavo questo finale di stagione da protagonista, sono contento al livello personale di quanto ho fatto. Speravo nella qualificazione alla Champions League, sarebbe stato il finale perfetto, ma dobbiamo ripartire”.
Con me in porta dall’inizio saremmo andati in Champions?
“Apprezzo i complimenti, ma credo sia ingeneroso nei confronti di Robin (Olsen, ndr). Credo che in generale da quando è arrivato Ranieri le cose sono migliorate, ci siamo compattati in mezzo al campo. Non è demerito di Di Francesco, anzi bisogna ricordare il traguardo della semifinale di Champions raggiunta, probabilmente siamo cambiati mentalmente nell’ultimo periodo. I rimpianti per la Champions ci sono, potevamo vincere le partite contro Genoa e Sassuolo ed arrivare tra le prime quattro”.
L’ex estremo difensore del Bologna ha parlato anche ai microfoni de Il Romanista:
Sulla stagione?
“Bene. Nel senso che abbiamo vissuto una stagione difficile e contorta. La serata di ieri è stata molto particolare, emozionante per la nostra comunità e soprattutto perché un grande campione e uomo va a giocare altrove. Ancora una volta la nostra comunità ha dimostrato grande attaccamento nonostante la stagione difficile. Per noi è uno slancio per ripartire la stagione prossima”.
Il ruolo da titolare?
“È il mio ruolo e lavoro, quello che dovevo fare qua. Ad un certo punto il mister ha deciso di buttarmi dentro e alla mia età non posso permettermi di essere impreparato. Poi si può sbagliare o no, ma a livello di testa non posso sbagliare. Quello che dovevo portare alla Roma era proprio questo. Sono contento di quello che ho fatto in queste partite, di aver contribuito ad un finale migliore”.
Quali errori da corregere?
“Sicuramente sarà l’approccio al campionato, non dobbiamo farci condizionare dalle problematiche di mercato e della stagione appena conclusa. Non dobbiamo neanche demoralizzarci per quello che è successo quest’anno, è successo il contrario l’anno scorso, la Roma arrivava da una stagione esaltante. Sarà importante ripartire con uno slancio giusto.
Un giudizio sull’esperienza a Roma?
“Fantastica, il nostro ambiente è magnifico. Si pensa che nel mondo del calcio l’ambiente romanista sia pesante, pieno di pressioni, ma per noi è stimolante, è stimolante per me. Lo è stato alla mia età e questo ti fa venire voglia di giocare qualche anno in più”.