23 Mag 2019In Rassegna stampa3 Minuti

Boom Mirante, nell’Europa che conta nessuno come lui

GAZZETTA – PUGLIESE – Italia, Spagna, Germania, Inghilterra e Francia. Girovagando nei numeri dei cinque campionati top d’Europa non c’è un portiere come lui dal punto di vista del rendimento. Nel senso che nessuno in questi campionati qui ha una percentuale così alta di clean sheet come ce l’ha invece Antonio Mirante: esattamente 6 su dieci partite di campionato, vale a dire il 60% delle gare disputate dal numero uno campano. Per il portiere giallorosso un altro piccolo grande vanto, dopo che con l’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina romanista ha ribaltato le gerarchie di Trigoria, togliendo di fatto il posto da titolare allo svedese Robin Olsen.

I suoi ricordi

Insomma, per Mirante è un finale di stagione sicuramente positivo, a prescindere da come vada a finire la stagione per la Roma. E ci terrà a mantenere inviolata la sua porta anche domenica sera, contro il Parma. Un po’ per orgoglio personale, un po’ perché gli emiliani sono stati la squadra dove Mirante ha giocato più a lungo in carriera: in tutto sei stagioni, dal 2009 al 2015, sempre in Serie A. Ottenendo sul campo una qualificazione all’Europa League nel 2013-14 (poi impedita per il mancato ottenimento della licenza Uefa da parte del club) e vivendo la drammatica stagione successiva, quella che segnò la retrocessione dei gialloblù e il fallimento del club, con la ripartenza successiva dalla Serie D. Non ci fosse stato tutto questo, chissà se Mirante si sarebbe mai separato dal Parma.

Aspettando domenica

Mirante quindi ci tiene anche per questo, perché quei colori lì non gli sono certo indifferenti. E chiudere con un’ulteriore partita senza prendere gol vorrebbe dire di fatto portare quella percentuale dal 60% attuale al 63,6%. Roba quasi da far tremare i polsi, anche se poi il range di gare è ovviamente minore rispetto a moltissimi dei suoi colleghi, più o meno illustri. E anche se, ovviamente, il merito di tutto ciò non è solo suo, ma anche di una ritrovata solidità difensiva, dovuta al muovo atteggiamento tattico voluto da Claudio Ranieri. Poi, dal prossimo luglio Mirante tornerà a fare quello per cui è venuto a Roma. E, cioè, il secondo, la riserva. Ma adesso un po’ tutti sanno di avere comunque un cambio di livello, quasi di lusso. Per alcuni versi una sicurezza. E il fatto che sia al top come clean sheet nei campionati top europei sta lì a dimostrarlo.