INSIDE LIGA – Real ancora ko. Colpo Champions per il Valencia. Girona quasi retrocesso
INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Se ci si chiama Barcellona, non è facile dimenticare una sconfitta in Champions. Impossibile, se si butta una finale e un vantaggio di 3-0. I blaugrana vengono dal clamoroso 4-0 di Anfield e si rituffano in una Liga a cui non devono chiedere più niente. Il campionato numero 26 dei catalani non basta a salvare la stagione per il Camp Nou: il pubblico c’è, ma è più freddo del solito. E fischia Coutinho, come da diversi mesi a questa parte. Di fronte ai blaugrana c’è il Getafe, autore di una stagione incredibile che potrebbe terminare con una qualificazione in Champions. È proprio la squadra di Pepe Bordalas (che segue dalla tribuna) a farsi preferire nel primo tempo. Molina si presenta per tre volte da solo dalle parti di Cillessen: in una segnerebbe, ma la Var annulla per fuorigioco millimetrico. Il Barcellona è con la testa fra le nuvole e concede troppe occasioni pulite. Gli ospiti sono come al solito quadrati e solidi e concedono poco anche ai fenomeni in blaugrana: il primo tiro in porta di una certà pericolosità arriva al 36′, con un destro di Rakitic bloccato da Soria. Le individualità fanno tuttavia la differenza e Vidal al 39′ sigla l’1-0 sfruttando una respinta corta di Soria su colpo di testa di Piqué. Per il cileno è il terzo gol in Liga. Gli ospiti rischiano di naufragare ma Soria fa da salvagente respingendo un destro di Malcom. Si va al riposo sull’1-0 per gli uomini di Valverde. Nella ripresa il Barcellona legittima il vantaggio offrendo più qualità dal punto di vista tecnico. Il Getafe si arrangia come può, arroccandosi nella propria metà campo, ma non può bastare. Messi, che agisce da falso nueve al posto dell’infortunato Suarez, sfiora più volte la rete. Il cucchiaio della Pulce su lancio di Vidal viene ben parato da Soria in uscita, poi il numero 10 va vicino al 2-0 con un pallonetto che avrebbe fatto spellare le mani dagli applausi: Cabrera salva sulla linea, ma il gol sarebbe stato annullato per fuorigioco. La contabilità delle occasioni fallite dal Barcellona si aggiorna negli ultimi cinque minuti, quando Soria deve compiere miracoli sia sul neo entrato Ruiz, sia su Messi. Poi, la Pulce provoca l’autorete di Arambarri che fissa il 2-0 a un minuto dal termine: il Getafe può recriminare, perché nell’azione precedente Molina aveva preso in pieno il palo. Adesso gli Azulones sono quinti e scavalcati dal Valencia: le due squadre hanno 58 punti ma la squadra di Marcelino è avanti negli scontri diretti.
Continua a non vincere lontano dal Santiago Bernabeu il Real Madrid del Zidane-bis. Anzi, a San Sebastian arriva l’undicesima sconfitta in campionato: mai così male dal 1999, quando i k.o. furono 12. Merengues in vantaggio dopo soli sei minuti, grazie a una splendida azione personale di Brahim Diaz, che devasta la fascia sinistra, mette a sedere il diretto marcatore e calcia sotto le gambe di Rulli. Il Real Madrid sembra avere in mano il pallino del gioco: il talento di Diaz crea grattacapi alla difesa basca, mentre Isco, Casemiro e Kroos danno quantità e qualità al centrocampo. I padroni di casa hanno tuttavia bisogno dei tre punti se vogliono continuare a credere nell’Europa League, dunque si buttano all’attacco. Dopo un gol annullato per fuorigioco di Oyarzabal, l’Anoeta può esplodere al 25′: la combinazione tra Willian José e Mikel Merino porta quest’ultimo a freddare Courtois con destro preciso da posizione ravvicinata. Il risultato potrebbe essere ribaltato già al 38′, quando Vallejo para in area un tiro di Willian José destinato in rete. Il calcio di rigore, così come l’espulsione per il difensore, è inevitabile. Dal dischetto tuttavia Courtois ipnotizza Willian José, che tira forte ma centrale. Il portiere belga sciupa tutto al 57′, scivolando prima che possa bloccare un facile colpo di testa di Zaldua, che così si infila in rete. È 2-1 quindi, e per Zidane è notte fonda, perché al 67′ arriva anche il tris firmato da Barrenetxea, un classe 2001, che corregge in rete un palo colpito da Oyarzabal, lasciato solo da Nacho. Anche in questo caso, Courtois non è impeccabile. L’ultima occasione è per il neo entrato Januzaj, che a quattro minuti dal termine prende in pieno la traversa.
Il Siviglia deve necessariamente vincere per continuare a sperare nella Champions League. L’avversario è però dei più tosti: l’Atletico Madrid al Wanda Metropolitano difficilmente concede qualcosa, anche se è praticamente certo del secondo posto. La squadra di Simeone passa al 30′ con Koke: sul tiro del centrocampista è fondamentale la deviazione di Kjaer, che mette fuori causa Vaclik. Tra i padroni di casa gioca Diego Godin, all’ultima partita con la maglia dell’Atletico davanti ai suoi tifosi. E il pubblico del Wanda lo saluta dedicandogli cori che ricordano la Liga 2013-14, vinta con un suo colpo di testa al Barcellona. Il capitano, visibilmente emozionato, ringrazia e applaude. In un secondo tempo condotto all’attacco, il Siviglia trova il pareggio al 70′, quando Sarabia raccoglie al volo un cross di Vazquez e scaglia un destro deviato in porta da Montero. Finisce 1-1, il Siviglia rimane sesto e si deve quasi certamente rassegnare all’Europa League, essendo a -2 dalla coppia Valencia-Getafe a una giornata dal termine.
Partita dalla grandissima importanza per il Valencia di Marcelino. Contro l’Alaves servono e arrivano tre punti che significano quarto posto a 90 minuti dalla fine del campionato. Eppure le cose si mettono male: al 12′ il Getafe passa con Ximi Navarro sugli sviluppi di un corner. Il Valencia si butta in avanti e ribalta la partita. Al 29′ Soler approfitta di un pasticcio difensivo di Duarte e sigla il pareggio. Passano cinque minuti e arriva anche il 2-1, che porta la firma di Santi Mina, bravo a svettare su un corner battuto da capitan Parejo. Chiude i conti al 68′ Gameiro con un bel tiro al volo.
L’Athletic Bilbao batte in casa 3-1 il Celta Vigo e mette una seria ipoteca sul settimo posto, che vuol dire qualificazione in Europa League. I baschi vanno subito sul 3-0 con la doppietta di Raul Garcia e la rete di Williams, il Celta accorcia le distanze con il rigore di Iago Aspas. Al Bilbao adesso serve un pareggio al Sanchez Pizjuan di Siviglia per strappare il pass per l’Europa. Il Celta è quasi salvo: per retrocedere dovrebbe perdere 2-0 in casa contro il Rayo Vallecano già retrocesso, mentre il Girona dovrebbe vincere 3-0 in trasferta contro l’Alaves.
L’Espanyol vince 2-0 in trasferta al “Butarque” contro il Leganes, grazie a una doppietta di Borja Iglesias. I catalani possono ancora sperare nel settimo posto, ma nell’ultima giornata dovranno vincere lo scontro diretto contro la Real Sociedad e sperare che il Siviglia batta l’Athletic Bilbao.
Il Betis Siviglia sconfigge in casa per 2-1 l’Huesca, già retrocesso: a segno con una doppietta il vecchio leone Joaquin, per gli ospiti rete su rigore di Juanpi. Il Villarreal vince 1-0 contro l’Eibar con il gol di Ekambi, in coda vittorie esterne pesantissime di Valladolid e Levante, entrambe per 2-1, rispettivamente contro Rayo Vallecano e Girona. Successi che valgono la salvezza, e, quasi certamente, la retrocessione del Girona.