13 Mag 2019In Rassegna stampa5 Minuti

«Troppo piccolo a chi?» Alessandro è Magno al cospetto di Cristiano

GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE – Era proprio quello che sognava da un po’. Per far pace con la sua gente, per correre sotto la Sud e tornare a sentirsi un protagonista vero. Ed era proprio quello che voleva, ancora di più, dal 15’ della ripresa e cioè da quando Cristiano Ronaldo gli ha rivolto quegli appellativi non proprio eleganti. «Sei troppo piccolo per parlare», dopo quel battibecco conseguenza di una palla giocata dal portoghese con Dzeko a terra e tutta la Roma ferma in attesa dei soccorsi. Ecco, forse Alessandro Florenzi lì ha trovato una forza ancora più grande, una voglia ancora più forte e un orgoglio ancora più profondo. E quando ha avuto la palla giusta, l’ha lavorata con un colpo di genio, uno «scavetto» bello ed elegante, proprio come non erano state le parole di Ronaldo. E a chi si aspettava la dedica polemica al portoghese, è invece arrivata quella per le figlie Penelope e Sveva.

A tu per tu

Alla fine Florenzi non vuole entrarci nella polemica, anche se poi qualcosa gli sfugge e si capisce che il comportamento di Ronaldo non è che gli sia piaciuto. «Lasciamo perdere quello che succede in campo – dice –. Noi prima avevamo buttato fuori la palla due volte, lui invece l’ha giocata. Nel primo tempo potevamo ripartire con Kolarov e invece non l’abbiamo fatto, buttando fuori il pallone, perché noi siamo questi. Poi lui è il Pallone d’oro e pensa che abbia il diritto di fare tutto quello che poi ha fatto. Anche io dico e faccio tante stupidaggini in campo, ma rimangono lì». Meglio pensare a quello «Spiderman» finale gridato da Alessandro alle telecamere, mimando il gesto delle ragnatele. Era una promessa fatta alle figliolette.

Niente rimpianti

Anche perché il gol di ieri è pesantissimo, perché permette alla Roma di continuare a sognare la Champions. O, nella peggiore delle ipotesi, di mettere un’ipoteca sulla prossima partecipazione alle coppe europee. «A questo punto non dobbiamo neanche più guardare la classifica – continua Florenzi –. Mancano due partite, con Sassuolo e Parma, dobbiamo giocarle come questa con la Juventus e portare a casa due vittorie. Poi, alla fine, vedremo dove saremo arrivati, guardandoci in faccia tutti. L’importante sarà aver dato tutto, non avere ulteriori rimpianti. Sappiamo bene che non è stata l’annata che volevamo fare, ma è successo per tanti motivi: un po’ di sfortuna e un po’ di demerito».

Le scelte

E allora meglio godersi la vittoria, perché Flo l’aveva pronosticata anche alla vigilia, quando aveva parlato di peggior stagione giallorossa tra le ultime sei. «Siamo stati bravi a restare in partita, sapevamo che non sarebbe stato facile battere la Juve. Abbiamo giocato per vincere, ma cercando di non perdere. Ranieri ha fatto delle scelte giuste, penso all’ingresso di Under. Sono contento per lui, ci è mancato molto in questo periodo e questo è il “Cencio” che vogliamo fino al termine della stagione. Ma è stato bravo anche Kluivert. Questo vuole dire che con la testa e con le gambe ci siamo, abbiamo corso fino alla fine. E siamo contenti». Sono mesi che Florenzi soffre per il rapporto incrinato con la parte calda della tifoseria, tanto che negli ultimi tempi aveva cercato in più modi di riallacciare i fili. Il gol di ieri è il modo migliore per resettare. Florenzi lo voleva. Dopo quel «a tu per tu» con Ronaldo è ancora più bello.