Gattuso, addio rimandato. Marotta “congela” Spalletti
IL MESSAGGERO – RIGGIO – Rino Gattuso e Luciano Spalletti hanno almeno una cosa in comune. Tra qualche settimana entrambi potrebbero non allenare più a Milano. Dei due quello più in bilico è il rossonero, salvato in extremis dal Milan per la mancanza di alternative (sarà, comunque, esonerato a fine campionato). L’unico in corsa era Federico Giunti, molto vicino a Leonardo, allenatore della Primavera rossonera dal 29 dicembre scorso (è subentrato ad Alessandro Lupi per evitare la retrocessione). La luce si è spenta il 21 marzo nel ko del derby contro l’Inter Da quel giorno nelle ultime sette partite, i rossoneri hanno vinto soltanto con la La-zio (13 aprile), smarrendo la fiducia in loro stessi e mandando in tilt anche Gattuso, che ieri ha incontrato in sedeIvan Gazidis, Paolo Maldini e Leonardo. Un vertice di quasi un’ora per capire come uscire da questa disastrosa situazione. Dopo la sconfitta con il Torino, nessuno dei dirigenti si è pubblicamente schierato con l’allenatore, che ha dovuto incassare, alla vigilia, il disappunto di alcuni giocatori per le sue dichiarazioni «sulla squadra senza ani-ma». Ora, ironia della sorte, sulla strada del Milan ci sono due ex: Sinisa Mihajlovic (Bologna) e Vincenzo Montella (Fiorentina). «Siamo delusi. Senza quarto posto ci sarebbe un impatto economico evidente», l’analisi di Paolo Scaroni, presidente dei rossoneri. Per la prossima stagione piacciono Gian Piero Gasperini (in pole per Gazidis) e Maurizio Sarri, il preferito di Leonardo.
SPONDA NERAZZURRA – Nonostante il terzo posto, Spalletti non è sicuro di restare all’Inter. I nerazzurri stanno subendo il sorpasso deciso della Roma per Antonio Conte, che resta il sogno di Beppe Marotta. L’attua le amministratore delegato nerazzurro, qualche mese fa, aveva fatto un pensierino pure per Massimiliano Allegri che, fino a prova contraria, vuole restare al-la Juventus. Nella lista del dopo Spalletti era finito anche José Mourinho, che guarda con interesse al Psg. Nomi che fanno intuire, al di là delle dichiarazioni del club, il possibile divorzio tra l’Inter e il tecnico di Certaldo