MESSAGGERO – TRANI – Il 4° posto è l’unico obiettivo rimasto, in questa stagione anonima e deludente, alla Roma. Che ne ha preso atto ormai da quasi 2 mesi, nella notte triste e controversa di Oporto dove anche l’arbitro turco Cakir partecipò alla spinta decisiva per l’esonero Di Francesco. Il 4° posto, con l’andamento altalenante e spesso insufficiente in campionato, è ormai diventato anche l’ossessione dei giallorssi che, in 33 partite, ancora non hanno mai conquistato. Il 4° posto, però, è ritenuto anche il trampolino di lancio per una notte. È lì che Ranieri, a fine giornata, deve salire se davvero spera di andare poi a dama il prossimo 26 maggio. All’inizio del weekend più lungo, il tecnico di San Saba, entrato in scena da 7 partite, ha la chance per piazzarsi, sfruttando la visita del Cagliari nel pomeriggio all’Olimpico (ore 18), davanti ai principali rivali nella corsa Champions, cioè a Gattuso e a Gasperini che hanno 1 punto in più in classifica, almeno fino a domani sera, quando il Milan affronterà in trasferta il Torino. Lunedì, alle 19, l’Atalanta ospiterà l’Udinese a Bergamo e a Trigoria sapranno ancora meglio quanti punti serviranno nella volata che è lunga ancora 5 partite.
DIVIETO DI FERMATA – Al momento, anche con l’enplein, la Roma non avrebbe la certezza di arrivare al 4° posto a fine torneo. E, tra l’altro, anche se facesse gli stessi punti del Milan o dell’Atalanta non potrebbe festeggiare sul traguardo: i rossoneri sono in vantaggio negli scontri diretti e i nerazzurri nella differenza reti (+12). L’inseguimento è partito dopo Natale: solo la Juve e proprio l’Atalanta, dal 26 dicembre, hanno raccolto più punti dei giallorossi. Che, però, ne hanno lasciati addirittura 16 contro le formazioni di bassa classifica. Compreso il Cagliari che si presenta all’Olimpico al sicuro, avendo 11 punti di vantaggio sull’Empoli terzultimo. Maran, da 5 partite (10 punti), va più forte di Ranieri (8) che negli ultimi 3 match ha dato l’impressione di essere riuscito a trovare l’equilibrio tattico e il comportamento di squadra. Adesso il gruppo, anche mentalmente, risponde bene. E, in campo, sembra meno fragile, avendo incassato, appunto nelle 3 gare, solo la rete di Perisic, sabato scorso a Milano contro l’Inter.
ROSA DECIMATA – La Roma, dunque, sembra rigenerata e più convinta, anche per la disponibilità e il sacrificio degli interpreti. Ranieri, però, viaggia controvento. In piena rincorsa ha gli uomini contati: solo 19 convocati. Indisponibili Santon, Karsdorp e De Rossi, squalificati Cristante e Zaniolo. Manolas è entrato al fotofinish nella lista: stamattina il provino decisivo. Se non ce la fa, tocca a Jesus, come a Milano. Si è fermato, fastidio alla caviglia, pure il diciottenne Riccardi che rischia di saltare il suo 1° stage in Nazionale. L’emergenza a centrocampo promuove in mediana la coppia Pellegrini-Nzonzi. Più scelta in attacco: Schick, alla vigilia, è stato nuovamente provato da trequartista, alle spalle di Dzeko, nel 4-2-3-1. Dovrebbe spuntarla su Perotti e Pastore perché, come ha spiegato anche lo stesso allenatore, è quello che atleticamente dà maggiori garanzie. Sui lati, nel rombo offensivo, confermato El Shaarawy a sinistra e solito ballottaggio a destra tra Under e Kluivert.
VISTA MERCATO – Se il Cagliari per Ranieri rimane il dolce passato, per la Roma, invece, è l’intrigante futuro. In campo Cragno, il portiere che piace al club giallorosso, Barella, il centrocampista azzurro da contendere ai grandi club del campionato, Pellegrini, il fluidificante mancino in prestito da gennaio, e anche quel Pavoletti, centravanti ideale come bomber di scorta. Il pubblico dell’Olimpico, aspettando la risposta di Conte a Pallotta, studia intanto i possibili rinforzi.