14 Apr 2019In Rassegna stampa3 Minuti

Quasi un anno a digiuno: «Mi sono tolto un peso. Adesso la Champions»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE  – Diciamoci la verità, era diventato un piccolo incubo. Perché quasi un anno senza gol per un centravanti è come vivere sempre con la bombola d’ossigeno. Sei lì, pronto a tornare a respirare, senza riuscirci mai. Ieri Dzeko è invece finalmente tornato a respirare l’aria giusta, quella della Champions League. E lo ha fatto proprio con quel gol che all’Olimpico aspettava oramai dal 28 aprile scorso, giorno della doppietta al Chievo. Da lì a ieri ci sono state altre 12 gare senza gol per il bosniaco. Fino a ieri. «È stato come togliersi un peso, anche se la cosa più importante è la vittoria – dice Dzeko –. Lo aspettavo da tanto, finalmente è arrivato. Finora è stata una stagione così, dove non siamo andati sempre bene. Ma siamo lì, ancora in corsa per la Champions. È un po’ un miracolo, ma ora dobbiamo giocare tutte le partite come abbiamo fatto nel secondo tempo. Con la faccia cattiva».

Più convinzione Già, perché poi la Roma la partita l’ha portata a casa proprio nella ripresa, quando gli inserimenti di Florenzi e Pellegrini hanno dato maggiore qualità alla manovra dei giallorossi. «Loro due ci hanno sicuramente aiutato a cambiare la partita – continua il centravanti giallorosso –. Nella ripresa abbiamo giocato alla grande e alla fine è arrivato il gol. Una squadra che vuole vincere prima di tutto non deve prendere gol, ci deve essere convinzione e attenzione difensiva. Con Ranieri questo succede ed è importante, perché alla fine noi il gol riusciamo a farlo».

L’abbraccio E ieri il gol Dzeko lo ha fatto grazie ad un’invenzione di El Shaarawy, proprio l’uomo con cui aveva litigato furiosamente negli spogliatoi di Ferrara, nell’intervallo della gara (poi persa) con la Spal. Ieri Dzeko dopo aver festeggiato il gol è andato ad abbracciare il Faraone, firmando di fatto una pace che era già stata suggellata dal gol stesso. «Si trattava di trovare un po’ più di serenità, c’era molta pressione su tutti – dice alla fine Claudio Ranieri –. Piano piano stiamo tornando squadra, anche nell’altruismo. Dzeko? Non è possibile che un goleador come lui stia sotto la sua media abituale. Ma sono convinto che se lui ci regalerà delle soddisfazioni, avremo di certo più possibilità di arrivare in Champions». Per ora Dzeko si è tolto il peso del gol casalingo, nelle sei partite che mancano da qui alla fine proverà a togliersi anche la soddisfazione di un’altra Champions.