GAZZETTA DELLO SPORT – ZUCCHELLI – È l’uomo a cui Pallotta ha affidato la crescita commerciale del club. Un aspetto a cui il presidente della Roma tiene in particolar modo, tanto da non essersi fatto problemi a cambiare quando le cose, a suo dire, non andavano bene. Adesso tutta l’area ricavi è nella mani di Francesco Calvo, ex Barcellona e, soprattutto, ex Juve, che ha tenuto una lezione nella facoltà di Economia di Roma Tre: «L’ipotesi della mancata qualificazione in Champions è già preventivata nelle strategie. Le società lavorano su piani triennali o quadriennali, s’ipotizza questo tipo di problema e viene preventivato», ha detto, ancora prima di conoscere il risultato del match con la Viola.
PRESENTE Immancabili, tra le domande, quelle sulle scelte di mercato della Roma: «In tutti i club, compreso il Barcellona, la compravendita dei giocatori sta diventando attività caratteristica. Il debito non è un problema per noi oggi. È vero che si vende, ma compriamo anche tanto». Difficile, per i tifosi, digerire un presidente come Pallotta, che a Roma non si vede da 11 mesi: «Non è assente assolutamente. Abbiamo contatti più che quotidiani, è presente. Il presidente del Barcellona lo sentivo e lo vedevo meno di lui». Eppure la percezione dei tifosi non è questa, tanto che quando uno studente lo fa notare gli altri applaudono: «L’ambizione nostra è più alta di quella dei tifosi – garantisce Calvo -. La Juventus ha Cristiano Ronaldo? Anche nel 2011 fatturavano 8 milioni con il merchandising».
LO STADIO Impossibile, infine, non parlare dello stadio: «La Juventus – racconta Calvo – con lo stadio in un anno ha aumentato i ricavi di 35 milioni. Il Barcellona ha uno stadio enorme nel centro della città ed è più di uno stadio. È un quartiere. Il museo genera 45 milioni di ricavi, un numero incredibile, il negozio ne fattura 50. Le nostre aspettative sullo stadio – conclude – parlando di ricavi, sono importanti».