28 Mar 2019In Rassegna stampa3 Minuti

Certezza giallorossa: la tournée negli Usa

GAZZETTA – ZUCCHELLI – Kolarov sì, Ünder sì, De Rossi, Manolas, Pastore e Pellegrini forse. La Roma a Trigoria continua a lavorare per la partita contro il Napoli di domenica alle 15 (circa 33mila i biglietti venduti fino a questo momento), ma soltanto da oggi Ranieri ritroverà i nazionali al completo e potrà fare la conta dei presenti e degli assenti. El Shaarawy e Florenzi sicuramente non ci saranno, mentre buone notizie arrivano da Kolarov che si è allenato prima da solo e poi in gruppo. Under migliora e due mesi e mezzo dopo l’ultima volta dovrebbe essere disponibile almeno per la panchina, mentre Manolas, Pastore, De Rossi e Pellegrini non sanno neppure se saranno convocati. Tra oggi e domani dovrebbero provare a forzare per tornare a lavorare con i compagni, ma forse soltanto il greco ha reali possibilità di scendere in campo. Altrimenti, se non dovesse farcela, accanto a Fazio Ranieri darà ancora fiducia a Marcano, non fosse altro perché, rispetto agli altri compagni, sembra più in condizione.

ROAD TO USA In attesa di sapere come andrà la rincorsa al quarto posto – e in questo senso le due sfide casalinghe contro Napoli e Fiorentina potrebbero rappresentare uno snodo cruciale -, la Roma sa già per certo che a luglio volerà negli Stati Uniti per partecipare all’International Champions Cup. Ieri sono state sorteggiate le partite (con Riise come testimonial) e la Roma affronterà l’Arsenal, il Benfica e i messicani del Chivas di Guadalajara. Il debutto sarà il 16 luglio contro il Chivas al SeatGeek Stadium di Bridgeview, Illinois, a Chicago. Poi il 20 luglio appuntamento a Charlotte contro l’Arsenal, mentre il 24 è in programma l’ultima sfida col Benfica alla Red Bull Arena di Harrison, a due passi da New York. La Roma quest’anno non dovrebbe fare tappa a Boston, in casa del presidente Pallotta, e dovrebbe restare negli States una decina di giorni, qualcosa in meno rispetto alle ultime volte. A meno che il nuovo allenatore non decida di prolungare il soggiorno, ma sembra una possibilità poco concreta, visto che al momento il rientro è stato fissato il giorno dopo l’ultima partita. Tutto sarà deciso nelle prossime settimane, compresa la sede del ritiro americano, magari quando a Trigoria avranno le idee più chiare sul tecnico e su quello che aspetta la Roma nella prossima stagione.