20 Mar 2019In Breaking News31 Minuti

Stadio della Roma, scattano gli arresti di De Vito, Toti e Statuto. Ielo: “La procura non bloccherà l’iter ma potrebbero esser altre sedi a farlo”

Arrestato Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina. L’accusa è di corruzione. Secondo i pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli De Vito avrebbe incassato elargizioni da parte del costruttore Luca Parnasi in cambio della promessa di favorire il progetto dello stadio della Roma. Sono in corso perquisizioni anche in Campidoglio.

  • 15:51 – Intorno alle 15:30, dopo essere stato interrogato dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Via In Selci, Marcello De Vito è stato condotto nel carcere di Regina Coeli.
  • 15:50 – Giovanni Caudo, ex assessore all’urbanistica con la giunta Marino, ha parlato all’agenzia di stampa AdnKronos, confermando le sue preoccupazioni: “Il tempo non ha fatto altro che confermare le mie preoccupazioni. Nel giugno del 2017 quando si votava la nuova delibera sul pubblico interesse dello Stadio della Roma scrissi una lettera pubblica a Marcello De Vito, per il suo ruolo di presidente dell’assemblea capitolina, segnalando le criticità. meno patrimonializzazione per il pubblico, più profitti per il privato e potenziali debiti per la collettività. Ogni giorno i romani sperimentano le difficoltà dopo tre anni di amministrazione Raggi e quello che è successo oggi, rende ancora più chiaro il quadro”.
  • 15:48 – Secondo il GIP erano già stati erogati 230 mila euro ed altri 160 mila erano stati promessi a De Vito e Mezzacapo dai gruppi imprenditoriali coinvolti nella vicenda.
  • 15:20 – Nuovo intervento di Cristina Grancio a Radio Radio:

    De Vito aveva un atteggiamento incomprensibile, non si è mai esposto, ma ho visto il Consiglio Comunale passare dall’unanimità all’annullamento a decidere l’esatto contrario. E’ certo che qualcosa si muoveva in modo strano. Se avessero potuto leggere tutti quel famoso parere dell’Avvocatura, poi secretato dalla sindaca… Ci sono state mosse opache”

    “Se ho avuto modo di confrontarmi con qualcuno all’epoca? Quando uscì la notizia dell’accordo con la Roma, non ci hanno dato modo di confrontarci. Siamo passati dall’attesa del Parere dell’Avvocatura ad una telefonata da Beppe Grillo, con Bonafede che teneva il telefono, che ci diceva “Bravi, bravi, tutto a posto!”. Si erano come assuefatti ad andare avanti con queste modalità. Quando ho chiesto di portare le mie osservazioni in Commissione Consiliare, è arrivata la richiesta della mia sospensione, arrivata da parte dell’attuale ministro Fraccaro, per la gravità delle mie azioni. La nostra linea? Volevamo lo stadio, ma non a Tor di Valle. La Procura potrà dire che l’iter non è intaccato dall’indagine, ma se arriva la variante voglio vedere come va a finire… In futuro ci saranno, eccome, le possibilità che l’iter venga intaccato”

    Già all’epoca della votazione di giugno 2017, io ricordo a memoria che ci eravamo messi assenti 6 o 7 persone che non volevano venire a votare l’interesse pubblico, poi in realtà solo 3 consiglieri non votarono. Ora credo che potrebbero essere aumentati. Nei municipi sono sicuramente di più. Credo che la città meriti una rivisitazione di questa storia. Ho presentato una delibera di annullamento in autotutela, assieme all’onorevole Fassina, sono curiosa di vedere chi voterà contro. Quello che emerso dalla relazione del Politecnico di Torino è inquietante, lasciare un intero quadrante in preda al traffico è qualcosa di imperdonabile. Mi auguro che questa delibera possa arrivare in aula e si possa ripensare tutto da capo”

    La maggioranza mi considerava una che farneticava, ho vissuto un’emarginazione. I miei colleghi consiglieri avevano paura di parlarmi. Chiederemo le dimissioni della Raggi, questa sindaca non è all’altezza nemmeno di riconoscere le persone che sceglie. E’ paradossale che non si riesca a vedere come si muovano certe dinamiche. Eppure non era difficile capirlo… Mi sono chiesto cosa ci stesse a fare uno come Lanzalone a gestire la più grande operazione urbanistica nella Capitale degli ultimi anni. L’uscita di scena Berdini? Ha fatto benissimo a dimettersi, lo stavano per usare come foglia di fico per giustificarsi.hanno detto che non sono andati in annullamento perché Berdini non ha prodotto un atto, dimenticandosi del parere negativo dato proprio da Berdini. Berdini si è impegnato eccome, ma loro lo volevano usare come foglia di fico.”


  • 15:14 – Francesca De Vito, sorella di Marcello e consigliera regionale del Lazio per i 5 Stelle, ha commentato così su Facebook: “Da attivista e portavoce ritengo che il Movimento 5 Stelle ha i suoi valori prioritari nell’onestà e legalità e, a tutela di questi ultimi, le sue regole che vanno rispettate nell’interesse del Movimento stesso, chi ha sbagliato è giusto che paghi. Da sorella attendo l’esito della magistratura che spero avvenga nel più breve tempo possibile”.
  • 14:54 – Si è espresso sulla vicenda anche Matteo Salvini, intercettato da alcuni cronisti all’uscita da Palazzo Chigi: “Non fatemi commentare quello che non conosco, non conosco gli atti e le imputazioni, ho letto i titoli dei giornali. Non fatemi fare il sindaco di Roma, spero che si facciano tanti impianti nuovi in Italia, non uno solo, io vorrei lo stadio del Milan”.
  • 14:50 – Anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha commentato le vicende sul futuro Stadio della Roma: “Lo stadio della Roma? Figuratevi se io oggi faccio considerazioni. Penso e spero che non implichi un ulteriore rallentamento su un percorso già di per sé complesso ma che sembrava andasse verso una conclusione. Sono geneticamente e culturalmente un garantista, spero che al più presto si possa chiarire la propria innocenza e non colpevolezza. È stato fatto un errore clamoroso nel non portare avanti la candidatura di Roma alle Olimpiadi. Mi sembra che anche De Vito, come altri esponenti, lo abbiano riconosciuto. Avevo detto: tenetevi una fessura aperta. Fa abbastanza riflettere che a distanza di due anni ci ritroviamo con la possibilità di portare le Olimpiadi a Milano e con questa vicenda qui a Roma si commenta da sola. Fermo restando che sono tra coloro che sperano che tutto si risolva senza colpe e senza strumentalizzare”.
  • 14:33 – Cristina Grancio, Consigliere del Comune di Roma, espulsa dal Movimento 5 Stelle dopo aver espresso perplessità sul progetto dello stadio, ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus:

    Sull’arresto di Marcello De Vito: “Non sono stupita perché De Vito aveva ai miei occhi un atteggiamento ambiguo sul nuovo stadio della Roma. Non si capiva se fosse a favore o contro, anche durante le riunioni di maggioranza. Probabilmente questa situazione chiarisce la sua ambiguità”.

    Io ho sempre messo in guardia la sindaca Raggi, ma anche Fraccaro e Bonafede, i due delegati di Luigi Di Maio. Di Maio ora rilascia queste dichiarazioni patetiche ma lui, attraverso i suoi due delegati, c’è stato in questa situazione dello stadio. Hanno partecipato alle riunioni di maggioranza, hanno ascoltato le problematiche che c’erano eppure sono andati avanti come treni. Secondo me le cause sono l’impreparazione dal punto di vista urbanistico, dal punto di vista politico e anche personale. Hanno avuto un’arroganza e una supponenza che non vanno bene se si vuole fare questa professione”.

    Questa vicenda sarà la pietra tombale sul progetto stadio varato dalla giunta Raggi. Insieme a Fassina ho presentato una mese fa una delibera di annullamento in autotutela, proprio legata a tutte le illegittimità che ha sempre riscontrato il tavolo dell’urbanistica che poi è stato falcidiato. Proprio in questi giorni questa delibera sta iniziando il suo iter nei due municipi dove cadrà la variante urbanistica, cioè il nono e l’undicesimo. Quindi mi aspetto che questa delibera passi e sia appoggiata, perché non avrebbe senso proseguire con lo stadio dopo queste vicende”.

    Conseguenze sulla giunta? Credo che loro continueranno ad andare avanti alla cieca, non vedo né la capacità di capire quello che gli sta succedendo, né l’umiltà di fermarsi. Mi sembra che, salvo il fatto di tuonare giustamente contro la posizione di De Vito, non ci sia un minimo di riflessione sull’iter dello stadio della Roma che a questo punto si porta dietro anche altre situazioni urbanistiche, che sono quelle che conoscevamo e avremmo dovuto affrontare entrando in Campidoglio. E’ nel sistema urbanistico che c’è la grande speculazione e ci sono i grandi problemi. Questo aspetto invece è stato chiuso in un cassetto, ha fatto saltare il Municipio VIII. Non vedo alcun tipo di riflessione da parte della sindaca. Ritengo che questa giunta non sia minimamente in grado di andare avanti. A questo punto credo che le dimissioni siano doverose. Chiedere le dimissioni della giunta è un dovere nei confronti della città”.

    “Come si sentono gli elettori della prima ora dopo questa vicenda? Traditi, come mi sono sentita io quando mi sono ritrovata in questa situazione in cui io cercavo di far aprire gli occhi ai miei compagni e invece venivo additata e messa in una situazione di mobbing” .


  • 14:15 – Dopo l’arresto di Parnasi, De Vito e Mezzacapo erano diventati più cauti, così come si legge dall’ordinanza di arresto del GIP: “Cercavano di tenere nascosto il loro rapporto. Si incontravano con modalità assolutamente clandestine. Temevano che i rapporti corruttivi da loro intrattenuti con lo stesso Parnasi potessero portare gli inquirenti a focalizzare le attenzioni investigative su di loro”.
  • 13:54 – Giuseppe Conte, presidente del consiglio, ha commentato così l’arresto di De Vito al suo arrivo in Senato, senza però voler entrare nel merito delle indagini: “Ho molto apprezzato la reazione efficace e tempestiva adottata da Luigi Di Maio e dall’intero Movimento, perchè le accuse, se confermate, rimandano a illeciti gravi. Il Movimento dimostra di avere anticorpi efficaci per reagire a episodi del genere e assoluta fedeltà ai suoi valori”.
  • 13:52 – Intercettazione dello scorso 20 maggio tra il costruttore Luca Parnasi e Claudio Toti. Questa intercettazione, contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare, ha portato all’arresto di De Vito: “Il problema qual è Cla? È la politica! Cioè noi abbiamo un Presidente di Regione che è un cacasotto terrificante! Nicola… Nicola non si mette a fare una… Cioè, Nicola è fatto così! Lo conosco… Cioè non… Ora tu dici i 5 stelle… Ora non è che i 5 stelle sono meglio perché fanno lo stadio… Però ti dicono di sì o ti dicono di no. Poi alla fine se tu poi hai una questione… tu poi alla fine hai conosciuto Marcello De Vito siete diventati amici… ecc… quindi alla fine 2-3 persone con la testa…devi calcolare che alla fine una persona o due persone …rispetto al vecchio sistema… guarda che a noi, se io penso alle operazioni che ho valorizzato con papà negli ultimi 20 anni e quante ne sono partite, c’è da sentirsi male! Noi abbiamo trasformato 4 milioni di metri cubi! Ora è vero che il sistema è crollato ma in realtà 15 anni per fare una trasformazione urbanistica, non si può pensare!”.
  • 13:48 – Altra intercettazione tra De Vito e Mezzocapo su soldi erogati da Toti e Statuto ad una società a lui riconducibile: “Va bene, ma distribuiamoceli questi. Adesso non mi far toccare niente, lasciali lì… Quando tu finisci il mandato … Se vuoi non ci mettiamo altro sopra. La chiudiamo, la distribuiamo, liquidi e sparisce tutta la proprietà, non c’è più niente, però questo lo devi fà quando hai finito quella cosa”.
  • 13:40 – Riccardo Fraccaro, Ministro per i rapporti con il Parlamento ed esponenete M5S, ha commentato così sul proprio profilo Twitter: “L’immediata espulsione di De Vito è doverosa. Risponderà alla giustizia, ma è radiato dal M5S: è anzitutto una questione politica ed etica. Il modo in cui reagiamo dimostra la correttezza del MoVimento. Grazie a Luigi Di Maio per la sua guida salda e per la sua determinazione”.
  • 13:30 – Giulio Pelonzi, capogruppo del PD in Campidoglio, ha parlato così al suo arrivo al Palazzo Senatorio: “Sono riusciti a stravolgere il progetto Stadio della Roma che per noi non ha più la pubblica utilità. Infatti non lo abbiamo votato. Era l’unica grande opera della città e anche questa si bloccherà. Per noi così non si deve fare. Questa è una città bloccata dall’incapacità della giunta Raggi”.
  • 13:26 – In una intercettazione ambientale del 4 febbraio, Marcello De Vito si rivolge così all’avvocato Mezzacapo: “A Roma avresti vinto pure con il Gabibbo”.
    Successivamente Mezzacapo chiama il commerciante d’auto Bardelli (ora ai domiciliari) per riferirgli la telefonata con De Vito:Qui noi abbiamo proprio un anno buono, gli ho proprio detto guarda c’è una…adesso c’è una congiunzione astrale che è come quando passa la cometa di Halley, cioè state voi al governo qua di Roma e anche al governo nazionale in maggioranza rispetto alla Lega. È la cometa di Halley allora, adesso hai un anno, se adesso non facciamo un cazzo in un anno però allora voglio dire mettiamoci il cappelletto da pesca, io conosco un paio di fiumetti qua ci mettiamo là,  ci mettiamo tranquilli con una sigarettella, un sigarozzo là, con la canna e ci raccontiamo le storie e ci facciamo un prepensionamento dignitoso”.
  • 13:02 – Il PM Ielo ha parlato ai microfoni de Il Romanista: “La Roma non è coinvolta. La Procura non chiederà di bloccare l’iter dello Stadio della Roma. Per ora non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni. L’iter al momento non risulta alterato, ma è una cosa che ora non ci interessa e di cui non ci occupiamo. Per ora non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni. La AS Roma non è coinvolta nell’inchiesta. De Vito è stato arrestato perché da presidente dell’Assemblea Capitolina si è messo a disposizione di Mezzacapo, che faceva capo al gruppo Parnasi, ma al momento non ci sono atti amministrativi che riportano anomalie. Il semplice fatto che si sia messo a disposizione ha fatto scattare l’arresto. Il vizio potrebbe riguardare l’interesse pubblico, che potrebbe essere stato valutato in maniera non imparziale. La Procura non chiederà di bloccare l’iter, ma potrebbero essere altre sedi a farlo”.
  • 12:46 – Nessun impedimento da parte della procura nell’iter del progetto dello Stadio della Roma. A dirlo è lo stesso Pm Ielo ed a riferirlo è Alessandro Paglia, tramite il suo account Twitter, che conferma quanto affermato in precedenza da Teleradiostereo.
  • 12:00 – Dalla Procura filtra che negli atti riguardanti lo Stadio della Roma non ci sia alcuna firma di De Vito, pertanto sarebbe difficile collegare la sua condotta all’iter, che quindi entrerebbe in modo decisamente marginale nell’inchiesta. A riferirlo è Teleradiostereo.
  • 10:40 – Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha parlato dell’arresto di De Vito ai microfoni de Il Messaggero: “Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione“.
  • 10.10 – “Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l’azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi”. Così il gip nell’ordinanza con cui ha disposto il carcere per il presidente dell’assemblea capitolina.
  • 10:05 – Luigi Di Maio, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro ed a capo politico del Movimento 5 Stelle, ha parlato di quanto accaduto a Marcello De Vito: “È fuori dal Movimento 5 Stelle“. 
  • 9.20 – “Gravissime le accuse che hanno portato all’arresto di Marcello De Vito. Ripongo la massima fiducia nel lavoro della magistratura con l’auspicio che si faccia chiarezza al più presto su questa inquietante vicenda”. Così in un tweet la portavoce M5s presso il Consiglio Regionale del Lazio Roberta Lombardi. “L’onestà – sottolinea – deve essere sempre la nostra stella polare”. (AdnKronos)
  • 9.19 – Sono in corso perquisizioni in Campidoglio da parte dei carabinieri nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito. Le perquisizioni stanno interessando anche uffici di Acea, l’Italpol e la Silvano Toti Holding Spa.

    (ansa)

  • 9.15 – “Ormai non ci stupisce niente. Io credo che chi abbia così ostinatamente difeso questo stadio anche di fronte all’evidenza a questo punto debba dimettersi”. A parlare all’Adnkronos è la consigliera capitolina Cristina Grancio, eletta con il Movimento 5Stelle ed espulsa dal gruppo pentastellato in Campidoglio proprio per la sua strenua opposizione allo stadio della Roma. “A mio avviso è un momento in cui gli amministratori dovrebbero riflettere per poter dare di nuovo dignità alla vicenda stadio”, spiega la Grancio, che sottolinea: “Gli interessi in gioco sono altissimi, l’urbanistica è il simbolo della speculazione a Roma. Sapevamo che dovevamo entrare nelle istituzioni per rompere questo sistema e invece sembrerebbe – parlo con tutti i condizionali del caso – che il sistema abbia fagocitato questa amministrazione”. Quanto a De Vito, “non si augura nulla del genere a nessuno, ma ho vissuto un atteggiamento di De Vito molto ambiguo quando ero dentro al gruppo consiliare del movimento e questa notizia oggi posso dire che non mi stupisce né mi sconcerta”.

    (AdnKronos)

  • 9.14 – Il gip Maria Paola Tomaselli ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere oltre che per De Vito anche per l’avvocato Camillo Mezzacapo, destinatario di incarichi professionali su segnalazione del presidente del Consiglio comunale di Roma. Ai domiciliari vanno l’architetto Fortunato Pititto, legato al gruppo imprenditoriale della famiglia Statuto, e Gianluca Bardelli.

    (ansa)

  • 9.02 – “Mi auguro che la vicenda possa chiarirsi, perché Roma e i romani si meritano trasparenza, onestà e capacità, si meritano una amministrazione e una politica che possano valorizzarli e valorizzare le straordinarie qualità della nostra capitale. Ma per la Giunta Raggi oggi è il tempo della riflessione sul proprio futuro, perché non è da escludere un passo indietro”. Così, sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, commenta la vicenda del presidente della assemblea capitolina, Marcello De Vito.
  • 8.47 –  “Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura quindi aspetto che la giustizia faccia il suo corso”. Lo dichiara all’Adnkronos Sergio Battelli, deputato M5S presidente della Commissione Politiche Ue della Camera e tesoriere del gruppo 5 Stelle a Montecitorio, a proposito dell’arresto del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello DeVito“Per noi del M5S – rimarca Battelli – il contrasto alla corruzione è sempre stato il perno di gran parte delle nostre battaglie. Un male da sradicare da qualsiasi amministrazione, da qualsiasi formazione politica. Ecco perché dico di attendere le verifiche. Se, però, quelle accuse gravissime dovessero essere confermate, gettando anche fango sul Movimento, chi ha sbagliato dovrà pagare”.
  • 8.41 – L’arresto del presidente M5S dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, è «un episodio tristissimo. Ma come gruppo politico dobbiamo avere una reazione immediata e dura. Questa è la differenza che ci sarà sempre tra il M5S e le altre forze politiche. Gli altri li coccolano, noi no». Lo dichiara all‘Adnkronos Carlo Sibilia, sottosegretario al Viminale ed esponente del Movimento 5 Stelle. «Il dovere di una forza politica seria come la nostra che ha realizzato l’obiettivo di aumentare le pene ai politici corrotti è non solo essere, ma anche apparire onesti. La reazione a questo episodio – conclude l’ex membro del direttorio grillino – non può far altro che farci crescere e migliorare».
  • 8.29 – Una “breaking news” dell’AdnKronos riferisce di perquisizioni in corso anche in Campidoglio.
  • 8.18 – «Marcello De Vito, presidente 5 Stelle del Campidoglio, è stato arrestato per presunta corruzione. Il partito del buffone Giarrusso ora chieda scusa agli italiani per anni di giustizialismo manettaro, faccia mea culpa e impari il garantismo. Tutti innocenti fino a prova contraria». Così twitta la deputata del Partito democratico Anna Ascani.
  • 8.12 –  “I fatti contestati a Marcello De Vito sono gravissimi: in questo momento, ancor più di prima, è necessario ribadire la piena e totale fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine. Non si può rimanere in silenzio. La corruzione è un male che colpisce in qualsiasi forza politica e bisogna essere intransigenti”. Così Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia e senatore M5S.
  • 8.01 – Ribollono le chat dei consiglieri M5S di Roma dopo la notizia dell’arresto del presidente dell’Aula Giulio Cesare, Marcello De Vito. Nessuna reazione ufficiale dal gruppo per ora, ma sono i singoli a raccontare il loro sconcerto. “Sono scioccata. Aspetto di capire meglio. Nelle chat la reazione è univoca. Tutti dicono ‘impossibile che sia successo”, afferma la consigliera Eleonora Guadagno. “Siamo annichiliti”, le fa eco, interpellata in merito, la collega Teresa Zotta. Che, a chi le chiede se si riuscirà ad andare avanti, risponde: “Vediamo, questa è dura. Ci incontreremo sicuramente, non posso credere ad una cosa del genere”. Anche il pentastellato Angelo Diario si dice sorpreso: “Se andremo avanti? È uno su 28. Sono più dispiaciuto a livello personale, conoscendolo mi sembra strano”.
  • 8.00 – In corso da parte dei carabinieri una perquisizione dell’abitazione di Marcello De Vito, il presidente dell’assemblea capitolina arrestato oggi nell’ambito dell’indagine sul nuovo stadio della Roma. In base a quanto si apprende, l’esponente degli M5S è stato raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere.
  • 7.24 – Arrestato il presidente dell’assemblea capitolina di Roma Marcello De Vito. I carabinieri del comando provinciale di Roma stanno dando esecuzione alla misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma nei confronti di 4 persone, per due indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per i restanti due gli arresti domiciliari, e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori nell’ambito dell’indagine “Congiunzione astrale”, coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina.