Roma sotto accusa «niente personalità». Ranieri è furioso, in cinque nel mirino
GAZZETTA DELLO SPORT – «Mancano autostima e determinazione, qualcuno non ce l’ha neanche nelle corde». Tra i tanti capi d’accusa lanciati da Claudio Ranieri subito dopo la sconfitta di Ferrara c’è anche questo. Questione di personalità, carattere, spessore morale e fame agonistica. Insomma, ardore, quello che Ranieri chiede ai giocatori fin dal primo giorno in cui è sbarcato nuovamente a Trigoria. Ma con chi ce l’ha davvero Ranieri all’interno del gruppo giallorosso? Proviamo ad analizzare e capire, individuando 5 volti che potrebbero essere i destinatari delle parole del tecnico Romanista.
IN MEZZO Due calciatori da cui Ranieri vorrebbe vedere fuoco e fiammo sono i centrocampisti centrali. Soprattutto, poi, perché in quella zona del campo sono la cerniera nevralgica del gioco, sia nel 4-4-2 sia nel 4-2-3-1, i due sistemi utilizzati finora nelle sfide vissute con Empoli e Spal. Così nel mirino ci sono finiti Cristante e Nzonzi, che per personalità e carattere non è che brillino. Cristante, tra l’altro, a fine gara ha rilasciato anche delle dichiarazioni enigmatiche («Non è che cacciando una o due persone si cambiano le stagioni»). Nzonzi, invece, è stato una delusione anche a livello di personalità. Da un campione del mondo ci si aspettava potesse prendere per mano la squadra in alcune situazioni delicate. Ed invece si è nascosto spesso, quasi accontentato. Quando torneranno De Rossi e Pellegrini toccherà a loro.
la punta ceca L’altro da cui Ranieri voleva qualcosa di diverso è Patrik Schick, anche perché il tecnico lo aveva incensato pubblicamente proprio per dargli una carica diversa, tutta nuova. Ed invece a Ferrara Schick si è dimostrato ancora una volta molle, senza il mordente e la voglia che invece voleva vedere Claudio. «Da lui e Dzeko mi aspettavo di più», ha detto Ranieri a fine gara, riferendosi all’intesa tra le sue due punte. Su Schick, però, Ranieri non vuole mollare, perché lo considera un potenziale campione. Da motivare, però.
GLI OLANDESI E poi ci sono i due orange, Karsdorp e Kluivert, entrambi autori di una prova assolutamente negativa. Ranieri ci è rimasto male, anche perché gli aveva consegnato la fascia destra ed invece loro, con la loro prestazione, lo hanno messo in difficoltà. Karsdorp, tra l’altro, è anche direttamente responsabile della sconfitta, con Fares che gli salta in testa e lui che non prova neanche a contrastarlo. Errori banali, che giocatori di quel livello non dovrebbero fare.
NERVOSISMO Tra l’altro, se la squadra ha poca personalità sicuramente è molto nervosa. Lo si è visto in campo in più occasioni (Dzeko che ha avuto a che ridire con El Shaarawy e Cristante, quest’ultimo anche con Schick). Ed, infatti, sembra che anche negli spogliatoi, durante l’intervallo, ci sia stata una discussione accesa tra un paio di giocatori giallorossi.