CORRIERE DELLA SERA – Dopo Cristina Grancio, anche l’ingegnere e mental coach, 50 anni, Mancuso rompe con i grillini al culmine di un percorso iniziato con le divergenze sullo stadio della Roma a Tor di Valleed esasperato dal «richiamo all’ordine» piovuto dall’alto. Queste le sue dichiarazioni al quotidiano:
Consigliere, qual è stato il motivo scatenante della sua decisione? «L’incontro convocato venerdì da Valentina Corrado (capogruppo alla Pisana e membro del coordinamento nazionale di supporto agli enti locali)».
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I rapporti con la sua maggioranza hanno iniziato a incrinarsi per lo stadio: cosa non le hanno perdonato? «Da presidente della commissione municipale Urbanistica, quando mi sono opposto al business park ho ricevuto gli elogi di Ferdinando Imposimato e a qualcuno non è andato giù».
Il progetto poi è stato ridimensionato. «Dicono che le cubature siano dimezzate, ma è cambiato poco. Altro che stadio fatto bene, visto che ricade sull’ansa del Tevere in un’area a rischio di dissesto idrogelogico».