4 Ott 2020In Breaking News6 Minuti

Primo successo della stagione per la Roma, ma serve di più

INSIDEROMA.COM – VIRGINIA RIFILATO – Primo successo stagionale per la Roma che, ieri sera contro l’Udinese, ha vinto per 1-0 portando a casa i tre punti. Decisiva per la vittoria la rete di Pedro, abile a sfruttare un disimpegno errato di Becao e battere Musso con un tiro preciso che sbatte sulla parte interna del palo e termina la sua corsa in rete.
Una rete importantissima sia per lo spagnolo, che non segnava da marzo, sia soprattutto per la Roma che si presenterà così alla sosta con un piglio diverso e con la voglia di vincere ancora.
Voglia di vincere ancora che ribadisce lo stesso Pedro al termine del match: “Sono contento di aver segnato per la vittoria e per i tre punti che erano importanti per noi. Abbiamo fatto una buona partita, la soddisfazione non è solo personale ma di squadra. È sempre difficile giocare contro l’Udinese, sono una squadra compatta. Il nostro obiettivo? Vincere tutte le partite, sappiamo che per lo scudetto è difficile ma non impossibile. Se non riusciremo a vincere il titolo dobbiamo entrare in Champions League”.
Parole da giocatore vincente, abituato a sollevare trofei  avendone collezionati 25 in carriera tra club e nazionale. Un giocatore che, indubbiamente, può dare molto alla squadra sia dal punto della mentalità vincente che sul campo, con tutta la sua esperienza.

L’elogio per Pedro arriva anche dal tecnico Fonseca, che lo definisce “Un bravo ragazzo. Lavora, è un professionista. Lo abbiamo scelto per questo, ha una professionalità impressionante”.
Ma se oggi è bastato Pedro, domani servirà tutta la Roma per continuare a vincere e arrivare nuovamente in Champions League. Innanzitutto serve ritrovare il “bomber”, con Dzeko che si muove sempre bene in campo ma che ancora non ha timbrato il cartellino. Contro la Juventus due occasioni ghiotte sbagliate calciando una volta sul palo e la seconda su Szczesny; ieri invece poco incisivo in fase offensiva. Un giocatore che, come ben sappiamo, ha un valore immenso ed una grandissima tecnica; ma che sembra ancora “scosso” dalle voci di mercato che lo vedevano già in bianconero. Una Roma che ha bisogno del suo Dzeko ma che, intanto, accoglie lo spagnolo Mayoral in prestito biennale dal Real Madrid.
Assodati difesa e centrocampo, reparti ricchi di qualità e talento e che per ora stanno facendo le fortune della Roma, anche se la difesa ha bisogno di nuovi innesti con soli tre elementi (Mancini, Kumbulla e Ibanez) stabili. Servirà dunque mettere mano al portafoglio e lavorare in chiave mercato per dare a Fonseca un altro difensore entro le prossime 48 ore.
Il centrocampo, invece, possiamo dire essere a posto già così, con Veretout sempre più leader in campo e Pellegrini che nella posizione più arretrata sta trovando maggiore fiducia, anche se ancora sta prendendo le misure e non è al massimo delle sue potenzialità.
Ma le partite si vincono con i gol, che la Roma adesso fa fatica a trovare. Anche ieri con l’Udinese si è sprecato molto. Un primo tempo giocato quasi interamente nella metà campo friulana, ma nella ripresa dopo il gol si è pensato più a difendersi non arrivando al tiro per ben 36 minuti. In fase offensiva serve concretizzare di più, riuscendo a trovare o creare l’imbeccata finale; cosa che ieri (anche per merito della difesa friulana che non concedeva spazi) non si è vista con la Roma spesso costretta a tornare indietro piuttosto che provare il passaggio finale alla punta. In difesa, invece, da rivedere l’aggressività sulle seconde palle (soprattutto quelle perse) e la chiusura delle opportunità di contropiede avversario.
Ma nel complesso, considerando che era la terza partita della stagione e con una rosa ancora da definire, ieri si è vista un’ottima Roma. Una Roma che è riuscita a trovare il guizzo giusto per mettere i binari della partita nella propria direzione e che ha risposto bene alla difesa bassa dell’Udinese. Un ottimo primo passo per questo primo successo stagionale, ma da dopo la sosta servirà di più.
Serviranno grinta, aggressività agonistica e desiderio di successo. Perché, citando Fonseca e Pedrodobbiamo giocare sempre per vincere”.

 

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