Conferenza Stampa Mourinho: “Vittoria possibile grazie alla connessione squadra-tifosi. Dybala ha giocato fino alla fine per il risultato”
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Lecce:
Non era facile per come si era messa la partita, la squadra ci ha creduto.
“L’ho detto anche prima, è stato possibile grazie alla connessione squadra-tifosi. Quando una squadra perde in casa una partita che deve vincere, è all’80’ minuto di gioco, gioca in modo caotico ma emotivo, l’avversario inizia per la prima volta ad essere pericoloso, se non c’è connessione tra squadra e stadio è impossibile rimontare. Il rapporto tifosi-giocatori è una cosa incredibile, anche quando non si sta giocando bene e oggi non è il caso perché penso che per tanti minuti abbiamo fatto un’ottima partita. E quella connessione mi ha anche spinto a decidere di adottare la vecchia filosofia del calcio: perdere per 1-0 o 10-0 è uguale. Loro hanno avuto l’occasione di segnare lo 0-2 e di chiudere la partita, ma noi nel caos e nella passione li abbiamo obbligati ad entrare in un caos difensivo. Una squadra che gioca sempre a quattro ha concluso a cinque. Il gol del pareggio mette una pressione estrema e siamo riusciti a vincere una partita importante per noi. Non è un weekend normale perché di solito le squadre top vincono tutte, magari qualcuno pareggia, ma hanno perso tre squadre della parte alta ed in più ci sarà Juventus-Fiorentina questa sera. Ringrazio i ragazzi e i tifosi”.
Ci sono vittorie che possono cambiare il corso di una stagione, ora la Roma è a quattro punti dalla zona Champions. Può essere questa una svolta soprattutto con i rientri?
“Ovviamente ci sono delle vittorie importanti, ma ieri in conferenza stampa penso che Lo Monaco abbia fatto una considerazione. La gente dimentica o vuole dimenticare. C’è gente che dimentica e c’è gente che preferisce dimenticare, ieri lui ha fatto una considerazione: se togli le tre partite prima della fine del mercato di agosto, dove non avevamo giocatori, dove Dybala e Pellegrini erano squalificati, non c’erano Lukaku e Renato Sanches, non c’era Azmoun che è arrivato ed era infortunato e non in condizione, se dimentichi queste tre partite dove abbiamo fatto un punto su nove e analizzi la nostra stagione, dove a Genova è stato un disastro isolato, vedi i risultati e le partite che abbiamo fatto. Oggi non è stata una cattiva partita, vedi oggi, con Empoli, Cagliari, Monza, Torino, Inter, Inter e Milan sono diverse. Con l’Inter è stata difficile: c’era metà squadra, non avevamo una panchina, con il famoso alibi del signor amministratore delegato della Lega Serie A. Se analizzi bene il nostro campionato, la squadra gioca meglio dell’anno scorso principalmente quando abbiamo più soluzioni. I punti che abbiamo potevano essere di più, ma possiamo lottare fino alla fine. Oggi per fortuna non ci sono stati infortuni. Spinazzola e Pellegrini sono più vicini a tornare, ogni giorno che passa sono più vicini al rientro, vedo Smalling più lontano e questo ci lascia in difficoltà perché non possiamo fare rotazioni in difesa. Posso dirti chi gioca a Praga: Mancini, Llorente e N’Dicka. Giocano questi tre, non c’è altro. Ma questa vittoria è emotivamente importante, lo spogliatoio è molto felice e i ragazzi lo meritano perché sono sempre straordinari, quando giocano bene o meno bene, è una famiglia bella”.
Nel primo tempo Dybala sembrava dovesse uscire, ma è rimasto in campo ed è riuscito ad essere determinante nel recupero.
“Non ho mai pensato che potesse giocare per 90′, non l’ho pensato io né il dipartimento medico, neanche Paulo lo pensava, nessuno pensava che potesse giocare 96′. Lo ha fatto per emozione, per il risultato e per un compromesso con la squadra ma la sua condizione non era tale da giocare per 90′. Abbiamo deciso che non calciasse da palla da fermo: no rigori e no punizioni dirette perché da calcio da fermo gli fa ancora male. Ieri ho detto la verità, che avrebbe giocato ma non in condizioni ottimali. Lo ha fatto per il risultato. Nel primo tempo il problema era causato da un colpo alla caviglia e ho fatto riscaldare Azmoun, ma poi ha detto che non era il ginocchio ma solo caviglia”.
Un commento sulla partita di Karsdorp? Oggi ha ricevuto tanti applausi ed è venuto a giocare di più in mezzo al campo. In occasione del gol subito si è fatto prendere dall’entusiasmo lasciando spazio all’attaccante? Che Lazio si aspetta di trovare tra sette giorni?
“Karsdorp ha fatto una buona partita. Come sempre, è nella fase offensiva che rende al meglio. Ha fatto un buonissimo primo tempo. Quando abbiamo deciso di rischiare tutto avevo bisogno di terzini freschi. Anche se Kristensen non spicca per le sue qualità tecniche, ha molta gamba e siamo stati fortunati ad averlo in campo perché poi ha giocato da terzo e ci ha aiutato. Il derby? Mi aspetto la Lazio di sempre, una squadra con molta esperienza come l’ha avuta l’anno scorso in occasione dell’espulsione di Ibanez. La Lazio è una squadra che sa gestire i momenti della partita. Questa volta non critico la Lega per il fatto che la Lazio ha 48 ore in più di riposo, sarei un idiota. Sono in pace con la Lega”.