5 Giu 2024In Breaking News6 Minuti

Giacomazzi a Radio Serie A: “Obiettivo Champions. I Friedkin ci sono vicini, sentiamo fiducia”

Guillhermo Giacomazzi, vice allenatore della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A. Queste le sue parole:

Vi state riposando da qualche giorno dopo il finale della stagione. “Sì, siamo tornati dall’Australia tre giorni fa, è stato un viaggio abbastanza lungo, stiamo in questa fase di riposo, ma sempre pensando a quello che verrà per la prossima stagione”.

De Rossi ti ha scelto come vice. Come è nata questa conoscenza con il mister? “Ci siamo conosciuti 4-5 anni fa, con un amico in comune, Alessandro Lucci. Lui era stato al Boca, a fare la sua esperienza da calciatore. Ci siamo incastrati caratterialmente, per il modo di vedere di calcio, siamo rimasti in contatto nel tempo, lui poi ha fatto il collaboratore della nazionale italiana, io ero nella nazionale maltese. Una volta terminate le rispettive esperienze, siamo tornati in contatto, lui ha creato questo gruppo di lavoro. Prima alla Spal e ora alla Roma”.

Com’è lavorare con uno che ha la Roma dentro come Daniele? “Diciamo che in ogni singolo discorso, ma anche prima, quando si tocca l’argomento Roma, c’è un qualcosa di speciale. Pensando h24 a cosa si deve fare in quel posto per lui è speciale e te lo fa capire sempre. Noi che lo conosciamo da tempo, che siamo amici, è veramente un piacere lavorare con lui in questo posto”.

De Rossi si è fatto notare anche per la sua capacità comunicativa… “Lui ha questo dono, questa capacità di comunicare, di rapportarsi con la stampa verso i media, di esporsi. Lui è così, è trasparente, si rende credibile. A me piace tantissimo. Per me è un top allenatore sotto questo punto di vista. Ed un vantaggio anche nel gruppo con i calciatori, sapendoci parlare nel modo giusto”.

L’idea è sempre quella di riportare la Roma in Champions League? “Il nostro obiettivo è quello di migliorarci, migliorarci come squadra, avere continuità nelle prestazioni, sicuramente la Champions League sarà un obiettivo della società, nostro, così continuare fare dei risultati anche in Europa come negli ultimi anni, non sarà semplice, però è una bella sfida”.

Com’è il vostro rapporto con la famiglia Friedkin? Sono sempre vicini alla squadra, come vivono la Roma? Parlano poco, però sono sempre dietro di voi. “Che loro parlino poco è una scelta loro. Noi li vediamo spesso, li sentiamo vicini. Io sono un collaboratore, faccio parte dello staff, è Daniele ad avere questo filo diretto con la proprietà, con la società, i dirigenti. Daniele si sente sostenuto, protetto, al centro del progetto, per chi fa questo come lavoro ti fa lavorare con serenità. Lavoriamo a Trigoria, in una struttura sportiva all’avanguardia. Non si può chiedere di più. Credo che loro siano il top come società”.

Alcuni giocatori con la precedente gestione li avete fatti rinascere. Si potrebbe citare Svilar su tutti… “Non rinascere, magari alcuni attraversavano un momento poco positivo, ma poi si sono ripresi. Svilar non aveva avuto continuità nei mesi precedenti. Ma va ringraziato anche Rui Patricio. È stato un top player, un grandissimo professionista, ha sempre aiutato il compagno e lo staff, restando a disposizione del gruppo”.

Lavorate tante ora a Trigoria durante il giorno, creando un bel gruppo di lavoro anche con i calciatori. “Sì, ci stiamo tanto tempo. Ed è normale quando subentri perché devi capire bene ogni dinamica, di campo, societaria, logistica. Arriviamo alle 7.45 di mattina, andiamo via alle 20. Ma lo facciamo con grande piacere, è bello lavorare così”.

C’è più soddisfazione o anche un piccolo rammarico per questo percorso fatto finora? Magari si può pensare alla semifinale di Europa League. “I risultati sono sempre merito dei calciatori. Noi siamo esigenti come tecnici nella richiesta di allenamento, ma poi in campo ci vanno i calciatori. Dybala attacca così, Lukaku che dà profondità, Mancini che difende in quel modo. Noi dobbiamo dare loro la possibilità di riconoscere alcuni momenti della partita, di dare loro più chiavi di interpretazione”.

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