Giancarlo Abete, ex presidente della Figc, ha parlato ai microfoni de ‘La Politica nel pallone‘ su Gr Parlamento aperto del futuro dell’ex capitano della Roma e fresco di addio da dirigente. Queste le sue parole:
“Gravina ha sempre detto che tutti i grandi calciatori sono un patrimonio per la Nazionale e la federazione, poi molto dipende dalle decisioni dei diretti interessati. Totti è stato strepitoso come calciatore, poi però bisogna riposizionarsi– ha aggiunto Abete, 68 anni, dal 2011 vicepresidente dell’unione delle federazioni calcistiche europee -. Molto dipenderà dalle sue scelte, ma con la Nazionale ha avuto un rapporto eccezionale, con Lippi che lo recuperò miracolosamente prima dei Mondiali del 2006“.
Per Totti, e magari anche per Gigi Buffon, le porte per la Nazionale potrebbero aprirsi anche per un impegno ben definito: “Potrebbero essere team manager o capo delegazione, ruolo per chi conosce lo spogliatoio dei grandi calciatori“.
Abete ha detto la sua anche sul ‘caso‘ Zaniolo-Kean in Under 21: “Di Biagio non poteva fare altrimenti, il gruppo vale più dei singoli. Il Portogallo è arrivato alla fase a quattro della Nations League senza Ronaldo, dimostrando di avere un gruppo che, anche senza la sua presenza, ha ottenuto la qualificazione. I due ragazzi possono aver commesso un errore ma spero che questa esperienza negativa costituisca un unicum e non si ripeta“.
Ha espresso anche la sua vicinanza a Michel Platinicoinvolto nella bufera giudiziaria per i mondiali in Qatar: “Abbiamo assistito a un altro massacro mediatico: già leggendo tutte le notizie si capiva che la comunicazione era impropria. Non è stato mai arrestato, e questo fa tristezza: capisco le esigenze di comunicare ma le persone vanno rispettate. Ci ho parlato, spero riesca a passare il momento difficile, ma il danno di immagine è stato enorme“