31 Gen 2020In Breaking News8 Minuti

Conferenza stampa Fonseca: “Ibanez, Villar e Perez saranno subito convocati. Florenzi? Grande professionista, voleva giocare di più e non potevo prometterlo”

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo. Queste le sue parole:

Il club ha fatto diverse operazioni, cosa pensa di questo mercato?
“Come voi sapete, abbiamo acquisito tre calciatori, Ibanez, Villar e Perez, tre giocatori giovani, pensando al futuro della Roma. Dall’altro lato, Florenzi è andato al Valencia in prestito per quattro mesi. Ho sempre detto che non mi piace il mercato di gennaio, non è facile trovare giocatori, ho sempre detto che o abbiamo giocatori pronti, esperti per inserirli, o abbiamo questa prospettiva futura. Penso che questi tre giocatori siano prospettiva per il futuro. Devo dire di Florenzi, so che oggi ci saranno molte domande su di lui. Abbiamo avuto una conversazione serena, molto diretta, devo dire che Florenzi è un grandissimo professionista, ha avuto sempre un grande atteggiamento, abbiamo parlato, il giocatore vuole giocare di più ed è una cosa che non potevo promettergli, è andato per sua volontà. La situazione è molto semplice”.

La Roma viene da una prestazione molto positiva contro la Lazio, si troverà di fronte un Sassuolo abituato a giocare a viso aperto. Può essere un vantaggio?
“Devo dire che il Sassuolo è la squadra che mi piace di più, mi piace il suo coraggio. Ha qualità offensiva, è una squadra che se lasciata giocare può essere difficile. Spero in una bella partita, ma sarà una partita molto difficile per noi, il Sassuolo ha molte qualità offensive”.

Il derby ha ribadito il problema della mancanza di cattiveria. Per arrivare in Champions League chi farà gol?
“Speriamo tutti. La squadra crea sempre molte occasioni, devo essere onesto: questa capacità di decidere bene nell’ultimo momento è una capacità che i giocatori più esperti hanno di più. Abbiamo Ünder, Kluivert che sono giocatori giovani, che col tempo credo che miglioreranno questa capacità. Devo dire che, come ho detto sempre, la squadra crea sempre molte occasioni, credo sempre che debba migliorare”.

Per quanto riguarda Florenzi, la società voleva una cessione definitiva. Avete deciso che definitivamente Florenzi non è un giocatore strategico per il futuro o che potrebbe tornare a essere un giocatore fondamentale?
“Quello che è successo è questa voglia di Florenzi di giocare di più, c’è l’europeo a fine stagione. Il giocatore ha parlato con me e con la società di questa possibilità e penso che sia stata una buona soluzione per lui. Ma non abbiamo pensato al futuro. È in prestito, dopo vediamo qual è il rendimento del giocatore, anche in nazionale, e dopo vediamo. Non pensiamo molto alla prossima stagione”.

Quale tra i tre nuovi ha trovato più pronto? Qualcuno potrà già giocare domani?
“I tre sono nella lista per la partita, non giocheranno dall’inizio ma può succedere che possano giocare durante la partita. Ovviamente non si sono allenati molto con la squadra, possiamo avere questa necessità di farli giocare”.

Avete parlato di Kalinic come giocatore utile, resterà alla Roma? Non farete altre operazioni in entrata?
“Non è facile trovare un attaccante in questo momento, Kalinic ha 6 mesi di lavoro con noi. Un altro attaccante avrebbe bisogno di tempo. Se cambiamo, sarebbe per un giocatore pronto, ma in questo momento non è facile”.

Il risultato finale del derby è stato condizionato dall’infortunio di Pau Lopez. Ha avuto modo di parlare con lui? 
“Non ho parlato con Pau, perché è stata una questione tecnica. Marco Savorani ha parlato con Pau su questa questione tecnica. Non ho bisogno di parlare con Pau, Pau è un grande portiere, non ho bisogno di far sentire la mia fiducia per lui, perché sa che sono fiducioso. Per me è una situazione di cui non ho bisogno di parlare”.

Crede che i giocatori più rappresentativi di una squadra debbano essere trattenuti a tutti i costi?
“Domanda che ha le curve (ride, ndr). Penso che i tifosi siano appassionati, se un giocatore ha un passato di orgoglio per i tifosi è normale che succeda quello che è successo con Rizzitelli prima nel derby, è una situazione normalissima. È normale che ai tifosi piacciano i giocatori che sono di Roma, che sono cresciuti a Roma, è normale. Capisco questo. Se loro sono più tristi perché Florenzi ha lasciato la Roma, lo capisco. Non è un problema per me. Penso sia una cosa positiva. Sono sicuro che altri giocatori, in questa squadra, hanno lo stesso sentimento”.

Attualmente la Roma ha Santon, Bruno Peres, l’infortunato Zappacosta, Kolarov e Spinazzola, perché Cetin sta andando via. 
“No”.

Si sente sicuro?
“Sì. Santon sta in un buon momento, Peres sta migliorando tutti i giorni, è un giocatore forte offensivamente, Cetin non è un terzino ma ci fa comodo quando serve difendere, Spinazzola non è un giocatore a cui piace giocare a destra, ma gioca anche a destra”.

La Roma si deve adattare all’avversario o viceversa? Come sviluppa questa idea di calcio?
“Abbiamo bisogno di vedere come gioca l’altra squadra, dobbiamo adattarci per non farla giocare, ma non dobbiamo cambiare i principi di squadra”.

Ieri Florenzi è sembrato molto triste, così come i tifosi. È dispiaciuto di non essere riuscito a trovargli un ruolo da protagonista?
“Devo dire che ho parlato con Florenzi, ho detto questo. È una persona con la quale sono stato sempre bene, ho avuto un rapporto da capitano, ho una grande ammirazione per l’atteggiamento di Florenzi. Il calcio è questo: oggi è Florenzi, domani è un altro. Il calcio è così, devo pensare alle soluzioni della squadra. Devo dire che desidero il meglio per Florenzi, alla fine quello che è importante non è se ha fatto 10 o 15 partite, è la mia relazione con la persona. E posso dire che con Florenzi non ho avuto nessun problema, nessuno. Ieri ho desiderato di cuore che Florenzi possa essere molto felice”.

Una curiosità su Carles Perez, c’è stata una valutazione sulla possibilità che soffra qualcosa nel calcio italiano?
“Le caratteristiche di Carles sono caratteristiche adatte al nostro modo di giocare. È più facile capire per lui il gioco che vogliamo, è un giocatore di qualità, tatticamente intelligente, non avremo problemi”.