Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stamoa dopo la vittoria per 2-1 contro il Parma:
Le lacrime di stasera? “Non erano lacrime ma pioggia. Faccio questo lavoro perchè l’emozione ancora mi prende. Non me lo aspettavo per questo mi sono commosso. Pazienza se ho fattto vedere un mio lato debole, io sono timido e vergognoso e non mi piace far vedere le mie emozioni. Quando ho preso la Roma volevo centrare la Champions. Complimenti agli avversari, noi abbiamo cercato di fare il meglio. Ringrazio i miei ragazzi e il pubblico che mi ha accolto in questo modo”.
Cosa ha detto a De Rossi? “Io mi scordo le cose. Gli ho fatto i complementi e gli ho detto sono contento che finisco insieme a te stasera. E’ stato molto bello”.
Cosa può dire di positivo ai tifosi per il futuro? “Domani ci sarà il vento che soffierà di nuovo, la Roma sta cercando di trovare la sua strada. Lo stadio è lo scoglio più importante. Se no resteremo sempre dietro agli altri campionati. Spero che la Roma possa al più presto costruire la nuova casa giallorossa”.
Come definisce la sue seconda esperienza giallorossa? “Sono fortunato, ho avuto la fortuna di giocare nella Roma, di allenarla e di tornare ad allenarla. Sono contento di essere tornato a casa ma mi dispiace di non essere riuscito a portarla in Champions. Sono però soddisfatto per aver fatto il massimo”.
Cosa direbbe a Pallotta se la chiamasse? “Lo stadio stasera era pieno di amore per Daniele e per la Roma, credo che abbia seguito in diretta dall’America. Capisco anche gli imprenditori che devono gestire una azienda. Tutti vogliono vincere ma poi si scontrano con la realtà. L’importante è avere una via maestra. Bisogna essere sempre fiduciosi, qui almeno c’è un presidente che sta cercando di fare le cose bene. Dietro c’è una struttura che funziona”.