Conferenza Stampa Viña e Shomurodov: “Qui per migliorare e vincere”
Dopo averli già visti in campo in queste prime due partite ufficiali, è arrivato il momento delle presentazioni ufficiali per Matias Viña ed Eidor Shomurodov, neo acquisti della Roma.
Apre la conferenza Tiago Pinto: “Fare la conferenza stampa settimane dopo va bene per me perché avete visto le partite. È un orgoglio prendere questi due calciatori, sono due profili in linea con il progetto che abbiamo: calciatori giovani, con ambizione e prospettive. È coerente con quello che abbiamo detto. Viña è un giocatore che conosco da tanto, ha 23 anni e ha vinto 5 titoli. Non è giusto dire che è il sostituto di Spinazzola, magari giocheranno insieme. Spinazzola è importante, è un paragone difficile per lui. Eldor è arrivato in Italia la scorsa stagione. Entrambi sono frutto di un lavoro di squadra. La cosa più importante è che ora loro possano rispondere a voi“.
PAROLE VINA
Tu che sei abituato a vincere, hai consigli da dare all’ambiente Roma?
“Buon pomeriggio, intanto. Sono abbastanza giovane, ma ho avuto la fortuna di vincere abbastanza e ho imparato molto. Spero di poter imparare anche qui. Il segreto è andare un passo alla volta, senza porsi mete a lungo termine“.
Come è nata la trattativa?
“Ho saputo dell’interesse della Roma, ho parlato col mister. Mi sono allenato in Brasile e una volta allenato ho dovuto fare la quarantena. Sono felice di essere qui”.
Che differenze ci sono tra Italia e Sudamerica?
“Si c’è differenza sul piano tattico, ma venendo dall’Uruguay sono abituato ad un calcio aggressivo. Gioco anche in Nazionale dove questo aspetto è importante. Qui mi sto abituando a quelle che sono le idee del mister e sto trovando l’intesa con i compagni“.
Ti senti pronto a giocare difensore centrale? Ne ai parlato con Mourinho?
“No, però sono pronto a giocare centrale, è una posizione che conosco anche se mi sento un terzino sinistro. Possono giocare i una difesa a 3, a 4 o a 5, sono pronto”.
Contro il Trabzonspor hai spinto molto di più nel primo tempo e meno nel secondo. Cosa ti chiede il mister da questo punto di vista?
“In Turchia sono state le circostanze della partita a determinare la fase di spinta o meno, dipende spesso dal risultato. Per quanto mi riguarda devo continuare ad allenarmi bene, devo migliorare dal punto di vista tattico e trovare il giusto equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva”.
PAROLE SHOMURODOV
Perchè solo a 26 anni sei arrivato nel grande calcio?
“Forse perchè ogni giorno mi sono voluto porre degli obiettivi per migliorare. Non è importante l’età, ma conta che io sia qui oggi e ne sono felice. Non vedo l’ora di dimostrare quello che valgo e vincere qualcosa“.
In quale ruolo ti trovi a tuo agio? Puoi giocar insieme ad Abraham?
“Possono giocare sia largo che più centrale, non ho differenze. Mi trovo bene a fare la fase offensiva che mi viene richiesta dal mister. La cosa importante è che ogni cosa venga decisa per il bene della Roma, anche per quanto riguarda la coesistenza con Abraham. Se mi verrà chiesto di giocare insieme, ne sarei felice“.
Venendo da una realtà molto lontana, quali sono stati i tuoi principali punti di riferimento qui a Roma?
“Prima di arrivare qui ero concentrato a migliorare me stesso anno dopo anno senza fretta. Ora devo pensare al bene della Roma, al di l di come giochi. La cosa importante è vincere, non solo qualche partita ma anche trofei. Il mio punto di riferimento è la fame di vittoria, voglio dare una mano alla squadra e portare trofei in questa città”.
Qual è il tuo rapporto con Mourinho? Ha avuto un ruolo importante per il tuo arrivo a Roma?
“Ci eravamo visti per la prima volta due anni fa a Mosca, non è appena arrivata la notizia dell’interesse della Roma ho detto subito di si, in primi per l’importanza della squadra e per la storia. Anche Mourinho è stato uno dei motivi per cui ho deciso di venire, è uno dei migliori al mondo”.
Ti aspettavi di essere così importante per la squadra? In cosa pensi di dover migliorare?
“Appena sono arrivato volevo subito far veder di cosa ero capace. Forse ho dimostrato di più di quanto mi aspettassi. Devo migliorare in alcuni aspetti, per aiutare la squadra e rendere felice il mister”.