INSIDEROMA.COM – ALESSANDRO CAPONE – Eri solo un bambino quel giorno, ma è come fosse ieri. Tenuto per mano da papà, esci di casa euforico per andare allo stadio. Sei sul sedile posteriore e tutto intorno le strade si fanno sempre più giallorosse e con gli occhi pieni di felicità vedi bandiere sventolare mentre stringi ancora più forte quella sciarpa che ogni volta che prendi dal cassetto della camera ti da una sensazione che stai ancora cercando di comprendere. Sui sedili anteriori senti i grandi parlare della partita di andata. Non era andata bene, lo avevi visto in tv e chiedi cosa dobbiamo fare per vincere stasera. Servono tre gol e nel tuo innocente pensiero pensi che è difficile ma sei sicuro che si può fare. Arrivando verso gli ingressi tutto sembra così enorme e varcato il cancello verde cominci a salire gradino dopo gradino quella scalinata che in cima ti offre quello spettacolo e quell’emozione che ti lascia senza parole. L’odore dell’erba e poi lo sguardo che va li, li di fianco a sinistra, va alla Curva Sud. Poi d’un tratto lo stadio si colora e chiedi a papà cosa ci sia scritto così in gigantesco. NON MOLLEREMO MAI e da li inizia la partita mentre gli occhi si fanno lucidi dall’emozione che cresce sempre di più minuto dopo minuto come l’attesa per quei tre gol che i grandi ti hanno detto servire per vincere. E arrivano. Il primo, il secondo. Chiedi ancora spiegazioni riguardo i supplementari e infine eccolo, il terzo e sei preso in braccio e alzato in alto con nelle orecchie un urlo che non dimenticherai mai fra braccia agitate al cielo e bandiere che ora sventolano più veloci. Sei felice da avere le lacrime ma non sai ancora che oggi diciannove marzo millenovecentonovantasei sarà la prima profonda delusione che questo sentimento e questa passione che dentro di te crescono ogni giorno di più dovranno subire. A poco dalla fine arriva un altro urlo che non dimenticherai mai, ma arriva dalla parte opposta. Capisci che non basta più quello fatto fino ad ora e quelle lacrime diventano di delusione.
DAI ROMA VINCI PER NOI
a cura di Alessandro Capone