Daniele De Rossi a Dazn a pochi giorni da Roma-Genoa dove siederà sulla panchina dei rossoblù: “A Roma ho avuto problemi con l’AD, niente di clamoroso ma comunque problemi. Non voglio mettermi nella condizione di averne, non voglio che passi il concetto che ho problemi con i dirigenti, perché non è così. La Roma sta avendo un boom di cui sono felice e che avevo immaginato. Glielo avevo predetto. Ero convinto che certi giocatori avrebbero fatto un po’ faticato il primo anno, poi sarebbero esplosi il secondo anno e nel terzo anno avremmo lottato per lo scudetto. Non eravamo pazzi a puntare su questo gruppo, che è molto forte. I presidenti tra virgolette pendevano dalle mie labbra, avevo un rapporto costante con loro, poi si sono incrinate le cose e mi dispiace. Non meritavamo, io e il mio staff, quello che è accaduto. Non sei mai pronto all’esonero, era molto presto, erano le prime partite. Ingiustizia? Un po’ perché pensi di essere a posto con la coscienza, non avevo mai abbassato di un centimetro il mio impegno, non ho mai tradito chi era lì dentro, non ho mai usato il potere che avevo città per proteggere me e andare contro società o giocatori. Per me è importante, se mi fossi tradito da solo non sarei stato orgoglioso di quello che ho fatto.”
