Fabio Bergomi, YouTuber: “Stasera vincerà la Roma 2-1. Zaniolo grande campione, onore a Di Francesco per averlo fatto esordire a Madrid”
INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – A poche ore dalla sfida tra Inter e Roma, la redazione di InsideRoma ha intervistato Fabio Bergomi, uno dei più noti YouTuber di fede nerazzurra proprio per parlarci della gara di stasera ma non solo. Queste le sue parole:
Ciao Fabio, innanzitutto grazie per l’intervista… Volevo chiederti, come mai un giorno hai deciso di metterti sul web e fare lo Youtuber, tu che poi fai ben altro di mestiere…
“Guarda, ho iniziato sulla piattaforma YouTube quando nessuno diceva quello che stava accadendo all’Inter con De Boer. Quindi mi sono messo davanti al computer, ho acceso la telecamera e ho fatto il mio primo video. Molto sul calcio giocato, molto sul campo, quando nel panorama di 3 anni fa, pochi parlavano della partita come io ne parlai al debutto su YouTube. E questa cosa, pur con pochissimi iscritti, aveva riscontrato moltissimo successo e così sono andato avanti. In realtà, prima di Youtube, io nasco su Facebook facendo video su alimentazione e benessere e relazioni di coppia, dove ho scritto anche dei libri”.
Sei un milanese D.O.C., tifoso interista ed un amante del gioco del calcio in tutti i suoi aspetti: ti interessi di tattica, di alimentazione, di preparazione sportiva ed anche di tutto ciò che ruota intorno a questo meraviglioso sport. Ad esempio, poco tempo fa hai fatto anche diversi video in cui parli dell’eventuale stadio di proprietà dell’Inter, che non vorresti fosse fatto insieme al Milan… Ci potresti spiegare come nascono queste tue passioni? Invece, in relazione allo stadio di proprietà, ti sei fatto un’idea della “questione Roma” e quella milanese?
“Sulla questione stadio, la mia idea sulla questione Roma (ma mi sono informato poco) è che si voglia veramente fare lo stadio della Roma ma che il tappo dei politici a Roma sia veramente ingombrante e questo fa spaventare tutti gli investitori. Quindi, sullo stadio, da ignorante, sto totalmente dalla parte di chi investe e quindi in questo caso di Pallotta. Sul discorso di Milano, rimango senza parole. In una città che ha spostato una fiera ed io sono nato in zona Fiera, hanno fatto il grattacielo più alto d’Italia, hanno fatto il grattacielo più bello del mondo, dicono, dove abita tra l’altro Spalletti, hanno fatto il palazzo politico, quello della Regione Lombardia che dicono sia uno dei più belli del mondo e non riescono a capire che Milano, città del design, città degli spazi da colmare ha assolutamente gli spazi per fare 2 stadi. E poi c’è il discorso del fatto che anche le più piccole società hanno gli stadi. Tanto più se ti chiami Inter, se ti chiami Milan, se hai quella storia. Se 2 stadi ce li hanno a Madrid, addirittura a Torino, perché non a Milano? Ed allora mi sembra un gioco al ribasso di 2 proprietà che non vogliono investire troppo perché potrebbero un giorno vendere il giocattolo (e mi riferisco sia all’Inter che al Milan). Quindi, investono un pò. Investono in uno stadio che gli dà dei ricavi, fanno vedere che fanno qualcosa, sicuramente aumenta il valore ma che senso ha avere Inter e Milan in uno stadio di 55-60mila persone? Mi sembra veramente un’operazione al ribasso con di mezzo il Comune ed anche qui i politici. Non sono per niente contento, Milano merita altro.
La passione del calcio ce l’hai da quando nasci e giochi con la pallina di carta in casa. Poi ho giocato a calcio in alcune squadre. Poi mi sono appassionato di sport individuali e mi sono accorto che per fare qualsiasi sport devi avere comunque una base di allenamento, per questo mi appassionato di alimentazione, di sport ne ho provati tanti. Mi sono reso conto che la gente non ha capito cosa voglia dire essere in forma. Le altre mie passioni, come l’alimentazione è legata a questo: il corpo, fai sì che sia la tua medicina. E quindi ho capito che il cibo gestisce tutto. L’ho provato, ho conosciuto il dottor Mozzi personalmente e poi ho provato su me stesso. Per quanto riguarda le altre passioni, quella sulle relazioni di coppia c’è sempre stato. Ho fatto due libri, uno si intitola: “Figa, l’amore” ed è ancora molto venduto su Amazon ed è, credo, un libro schietto e sfrontato, dove vado ad affrontare ciò che gli altri non hanno il coraggio di scrivere ed affrontare perché questo tema in Italia è molto delicato. Io ho messo un ‘vietato ai minori di 18’, non perché ci siano cose scabrose ma perché per dire in faccia le cose agli uomini e alle donne, devi esser coraggioso. Ed in questo Paese, quando si parla di relazioni di coppia, non si ha mai il coraggio di dire la verità. Sembrano tutti felici proprio perché non affrontano i problemi e felici non lo sono. La mia grande passione sulle relazioni di coppia è nata all’università quando facevo Scienze Politiche con indirizzo sociologico.
Confermo, io sono milanese, nato in zona 1, che una volta era la zona centro o meglio, la mia era la zona centro-Fiera, che poi è quella che va verso San Siro”.
Sabato, vigilia di Pasqua, ma anche giorno di Inter-Roma… Negli ultimi 2 anni hai seguito molto da vicino le vicende giallorosse (oltre ovviamente a quelle nerazzurre) per la tua grande stima nei confronti di Di Francesco. Cosa ne pensi del tecnico abruzzese? Lo vorresti un giorno sulla panchina dell’Inter?
“Di Francesco mi era già simpatico quando giocava alla Roma. Poi da quando è diventato tecnico, mi piace, è serio. Mi piacciono gli abruzzesi. L’ho seguito, è un amico di Zeman, io sono pazzo di Zeman, ero iscritto al gruppo Zeman. E’ quell’utopia di avere finalmente all’Inter un allenatore che io non ho mai avuto. Mi è toccato seguire Zeman alla Roma, Zeman addirittura al Napoli… Ma anche quello come Sarri… Gente che gioca al calcio che l’Inter non ha mai avuto, a parte quella parentesi di Orrico che è finita malissimo più di 20-25 anni fa. L’inter non ha mai avuto uno come Sacchi o come Zeman e quindi so che l’Inter nel DNA ha tecnici diversi tipo Allegri, Spalletti… Spalletti un pò meno ma Allegri… Spalletti si è rivelato un “cacasotto”. Allegri, persino Conte, è gente che gioca dalla difesa. Sono dei “cagon”. Io ho sempre voluto il gioco spregiudicato. Se poi mi dicono vinci con Cooper o Trapattoni, preferisco vincere che vedere un grandissimo gioco e poi prendere tanti gol. Però, nel momento in cui, ripeto, non vinco un “ca**o”, tanto vale avere un Di Francesco che mi fa crescere le rose. E quindi per questo l’ho seguito alla Roma. La Roma ha avuto i suoi risultati, quando Di Francesco aveva gli uomini ha fatto ottimi risultati. Abbiamo visto com’è difficile arrivare agli ottavi di Champions, quindi un applauso ancora a Di Francesco per l’anno scorso. Quest’anno sapete com’è andata voi a Roma meglio di me e quindi lascio a voi commentare”.
Sarà anche la sfida tra 2 mister che hanno allenato sulle panchine opposte… Che ne pensi di Ranieri?
“Ranieri è venuto all’Inter in un momento dove eravamo ancora appagati dal Triplete, ha fatto il suo, è una persona molto per bene. L’ha già detto lui, aveva perso Thiago Motta e Coutinho. Secondo me, con Thiago Motta e Coutinho, Ranieri avrebbe fatto parecchi punti in più. Ha fatto il suo in un’epoca dell’Inter ancora diversa da questa… Però voglio dire è venuto, ha rispettato tutti i giocatori e non posso che dirne bene”.
Sulla panchina interista siede un allenatore che stimi molto meno… Giusto? Come mai Spalletti non è riuscito ad entrare nel cuore tuo e di tanti tifosi dell’Inter?
“Spalletti non è entrato nel cuore dei tifosi perché ha sposato subito la cosa di esser un traghettatore e lui lo sapeva. Lui c’ha provato, ha fatto il suo lavoro con il suo metodo, facendo gruppo, ecc. ma ad un certo punto si è accorto che in società l’avevano preso un pò in giro. Così come ha detto Cristiano Ronaldo a Mendes (‘Alla Juventus mi avevano promesso cose diverse’), anche a lui. La differenza è che lui è voluto andare avanti ma la rosa era quello che era ed in più si è intestardito su dei moduli. Io gli farei solo una domanda: ‘Ma tu non hai fatto quel calcio bello che hai fatto a Roma perché non avevi gli uomini o perché qualcosa non va? Raccontacelo’. E poi comunque c’è il discorso che lui anche a Roma piuttosto che mettere le 2 punte faceva giocare Totti in mezzo o falso nove. Insomma, io credo che lui possa avere un gioco spumeggiante con una grande squadra. Se non ce l’ha è perché considera i giocatori qua (all’Inter, ndr.) giocatori scarsi ed in più non prova a fare cose diverse perché appena ci prova, prende bastonate. E quindi, ha fallito come gioco e ha ceduto la parte umana, dove anche lì ha fallito. L’allenatore è responsabile di ciò che esce dagli spogliatoi. In più, se ci aggiungi il carattere, se ci aggiungi una serie di cose, Spalletti ha finito con l’Inter”.
Ultimamente, si stanno spesso intrecciando nomi di mercato tra le 2 squadre… L’estate scorsa è arrivato alla Pinetina Radja Nainggolan, idolo dei supporter romanisti ma che a Milano non sta rendendo al meglio ed anzi non ha mai nascosto che un giorno vorrebbe tornare in giallorosso… Che ne pensi? Sei dell’idea che piano piano possa imparare ad amare l’Inter come fatto con la Roma o credi che sia una causa persa?
“Nainggolan è un sincero. E’ andato via da Roma, perché come ha detto lui, per problemi con Monchi, ecc. E’ approdato all’Inter perché Spalletti è quello che lo ha voluto di più. Nel dolore di lasciare una squadra, dove comunque aveva fatto tanto ed è rimasto nel cuore di tutti, aveva la possibilità di venire a fare la fine carriera in una squadra come l’Inter, che come la Roma, fa parte delle grandi squadre italiane e l’Inter, col suo palmares, con la sua voglia di rifarsi, in un grande stadio e nel più grande pubblico italiano. Invece, sappiamo che i suoi vizi, il fatto di non aver fatto i Mondiali, il fatto di problemi anche personali, girano voci, ecc., fatto sta che si è fatto prendere dallo sconforto. Già dopo il derby giravano voci pesanti su Nainggolan e abusi di alcol e non solo, ad un certo punto in un momento, per me di debolezza, ha detto ‘io torno a Roma perché è il mio porto sicuro’, senza che abbia capito cos’è l’Inter. Non l’ha ancora capito e questo è un suo limite, nel senso che lui può fare il guerriero che vuole, tatuarsi quello che vuole ma se non capisce quello che lo circonda, probabilmente non è così intelligente come crede. L’inter è la squadra che gli può dare grandi possibilità ma lui non se n’è accorto e ha fatto delle grandi figure di me**a”. L’Inter ha una tifoseria che ha fischiato Ronaldo, Vieri, ha fischiato persino Mourinho le prime partite. Mi spiace, forse non ha capito che la nostra tifoseria è rognosa e non perdona nulla”.
Il percorso opposto lo hanno fatto Santon e Zaniolo, arrivati nella Capitale proprio a parziale contropartita del belga… Se il primo sta mostrando alti e bassi, il secondo sembra esser esploso… La vedi anche tu così? Quanto merito dai a Mancini e Di Francesco per averci creduto?
“Santon è un bidone, un incompiuto ed un monopiede e fa una vita sregolata. Zaniolo, è un grande campione. L’ha voluto Di Francesco ed è stato dichiarato proprio nella trattativa Nainggolan. Onore a Di Francesco, che lo ha fatto giocare col Real Madrid e lo hanno preso in giro e poi abbiamo visto tutti. Oggi vediamo quanto vale e chi lo vuole. Quindi, i meriti sono di Di Francesco ed in parte anche di Monchi”.
Oggi tutti parlano dell’esempio fornito dall’Ajax. I lancieri hanno eliminato la Juventus dalla Champions grazie ad un gioco brillante ed a tanti giovani cresciuti in un eccellente vivaio. In Italia, dopo anni di difficoltà, stanno cominciando ad uscire fuori ragazzi interessanti come Barella, Tonali, lo stesso Zaniolo, Kean, Donnarumma che sembra vecchio ma ha 20 anni. Come lo vedi il futuro del calcio italiano? I primi 2 poi, sono contesi proprio da Roma ed Inter, dove pensi che finiranno?
“Mah, sui giovani non si può mai sapere, perché le piccole società li vendono a chi offre di più. Ti ricordi con Dybala? Sembrava dell’Inter, poi la Juve ha offerto di più, quindi non si sa. Il futuro del calcio italiano è roseo perché questi calciatori, alla classe innata e di questo sono molto felice, hanno aggiunto forza fisica. Vedi Tonali, lo stesso Zaniolo, Barella, Chiesa, Kean… Sono molto contento, era da un pò che non nasceva gente con la tecnica ma con la forza fisica. Probabilmente, abbiamo dovuto aspettare 15 anni per avere calciatori moderni, cioè tecnici che come gli italiani ce ne sono pochi ma anche forti fisicamente, che hanno capito che in campo si combatte. E questo è il calcio moderno, purtroppo perché a me piaceva di più il calcio quello elegante”.
Si parla molto anche di Dzeko… Lo vedresti come sostituto di Icardi o come riserva prendendo un bomber importante da mettergli davanti?
“Allora, l’operazione Dzeko. E’ lui che si è offerto all’Inter e che non vuole più stare a Roma. Non è l’Inter che ha cercato Dzeko, è lui che cerca di proporsi, questa è la verità. Non credo che se Dzeko mai verrà all’Inter, verrà a far la panca. Se Dzeko viene o chiunque venisse al posto suo è per giocare in attacco con 2 attaccanti. Quindi Dzeko più un altro, Dzeko più Lautaro, ecc. Poi è chiaro che, a seconda dell’allenatore, quest’anno probabilmente avremo delle punte che faranno gol, che devono fare gol. Quindi potrebbe esser che rimane Lautaro, magari viene presa un’altra punta come Dzeko e rimane anche Keita e hai praticamente tutti i giocatori che possono occupare tutti i ruoli dell’attacco. L’Inter giocherà con 2 attaccanti l’anno prossimo, ecco perché Spalletti non ci sarà più, nonostante le voci”.
Altro nome che si fa in chiave-Inter (che tu da tanto dai come prossimo allenatore) è quello di Antonio Conte, che piace anche alla Roma. L’arrivo dell’ex juventino comporterebbe quel famoso salto di qualità che serve per accorciare il gap dalla Juventus in quanto il suo arrivo sarebbe subordinato ad una campagna acquisti importante o pensi che solo con Josè Mourinho si possa ridare entusiasmo e compattezza ad una piazza che va in massa allo stadio ma che non vince da troppo?
“Io ho le mie fonti su Conte e le ho confermate, nonostante, come si dice, la gente continua a rompere le pa**e! Poi, voglio dire, quello che è successo alla Juventus, ha rotto gli equilibri così come Zidane sembrava della Juve ed il Real che crolla e ha fatto sì che Florentino (Perez, presidente dei blancos, ndr) abbia fatto una megaofferta a Zidane, che lui non ha potuto rifiutare, così anche lì, Conte si è proposto alla Juve. Questo ha fatto inc*****e l’Inter, altrimenti Conte è già dell’Inter. Credo che Conte sia un allenatore professionista. L’ha detto lui: ‘Se vado all’Inter sarò interista, se vado al Milan sarò milanista’. A differenza di altri, che sono viscidi e falsi, nonostante lui sia juventino, lui è veramente un ‘pazzo’. Lui è uno che ha allenato il Bari, abitando a Lecce, quindi è veramente ‘matto’, un vero professionista. Per quanto riguarda Mourinho, è la figura che all’Inter serviva, perché all’Inter serve uno psicologo, mentre Conte è un sergente. All’Inter serve un sergente psicologo e secondo me, era meglio Mourinho ma mi va bene anche Conte”.
A proposito di Conte e di preparazione… Dovesse arrivare il leccese, insieme a lui potrebbe esserci Bertelli, attualmente preparatore atletico del Chelsea ed ex Roma. Lo conosci? Ai tempi della prima Roma di Spalletti fu premiato come migliore del calcio italiano ed uno dei segreti di quella squadra. Che ne pensi?
“Guarda, sugli infortuni e sulla preparazione atletica, mi ricordo benissimo quando Spalletti lavorava mi pare con Andreazzoli e con i preparatori della Roma. Mi ricordo una squadra pimpante, in forma, che arrivava prima sulla palla ed anche sui secondi palloni sempre prima. Quindi, secondo me il lato atletico in questo calcio è fondamentale. O la gente capisce che cibo, sport, riposo, allenamento personalizzato sono il futuro del calcio oppure tu puoi comparare tutti i giocatori che vuoi ma non riuscirai mai a tirargli fuori il meglio. Un conto è la motivazione mentale ed un conto è che a livello fisico siano pronti a fare determinate cose. Quindi, spero veramente che qualsiasi allenatore arrivi, arrivi con una squadra preparata ma anche con preparatori atletici a livello. A livello vuol dire che devono andare oltre a quello che oggi offre il mercato. Cioè, la preparazione atletica oggi deve esser personalizzata e va dal cibo alla preparazione atletica a tutto quello che è il campo, ecc”.
Tornando all’attualità… Come finisce stasera? Qual è il giocatore della Roma che temi di più?
“Sai, non so chi giocherà della Roma stasera in attacco, perché la Roma ha molte alternative in attacco. Io credo che i 2 più pericolosi potrebbero esser, se giocano, e che l’Inter può soffrire di più uno è El Shaarawy e l’altro è proprio Zaniolo. Dzeko può esser controllato un pò meglio, questi qua sono i 2 giocatori più pericolosi. Senza contare Under che all’andata fece un gol straordinario e poi si era infortunato ma all’andata contro l’Inter fece un gol pazzesco. Questi qua sono i calciatori possono più far male. Come finirà? Inter-Roma sai benissimo che è una partita dove ci sono stati una marea di gol e dove poche volte è finita in pareggio. L’Inter veniva a Roma a vincere 4-1 o 4-0, la Roma ha battuto l’Inter 6-2, è venuta 2 anni fa a fare una partita con Spalletti pazzesca con 2 gol di Nainggolan, dove la Roma ha distrutto l’Inter. E’ una partita dove secondo me non va bene a nessuno il pareggio, quindi proveranno a vincerla. Secondo me, la Roma può fare il colpaccio, questa volta. Nonostante l’Inter sia quadrata, la Roma ha più gioco e se guardiamo Juventus-Ajax, io penso che finirà uguale: 1-2 per la Roma”.