LUCAMARELLI.IT – Luca Marelli, ex arbitro di Serie A e B , ha analizzato la direzione del match di ieri sera tra Frosinone e Roma da parte di Gianluca Manganiello. Questo quanto si legge sul suo blog:
Direzione molto incerta di Manganiello che, ancora una volta mostra il suo limite più evidente: un’incostanza di rendimento che rende difficile mantenere alto il livello delle designazioni. Ieri sera non ci sono stati errori particolarmente gravi ma tutta una serie si imperfezioni sia a livello tecnico che disciplinare che si ripetono con una costanza preoccupante: il vero problema dell’arbitro piemontese è che cade sempre negli stessi errori, spesso ausiliati da scarsa capacità di intuire lo sviluppo del gioco, proprio il motivo per cui, a fine gara, non è potuto intervenire su un episodio di facile lettura.
Al minuto 50 Pellegrini tenta di calciare il pallone verso la porta del Frosinone ma Salamon intercetta il tiro. Deviazione che suscita qualche protesta dei giocatori della Roma. È indubbio che la deviazione si concretizzi con un tocco di mano ma la decisione di non assegnare il calcio di rigore è corretta: braccio attaccato al corpo, distanza molto limitata, posizione del braccio conferente col gesto.
Al minuto 86 proteste molto plateali della Roma per un contatto al limite dell’area di rigore tra Viviani e Pellegrini. Poco da aggiungere sull’episodio in sé: calcio di punizione al limite dell’area e ammonizione per SPA. Il problema è un altro: di fronte a un fallo così evidente, come è possibile non fischiare? Una delle qualità arbitrali principali è quella di intuire quale potrebbe essere lo sviluppo di un’azione, in modo tale da posizionarsi nel modo migliore per evitare di perdere qualcosa che potrebbe concretizzarsi nel breve periodo. Nel caso dell’azione di Pellegrini era abbastanza scontato che lo stesso avrebbe tentato di entrare in area col pallone al piede e, per tal motivo, Manganiello avrebbe dovuto cercare la migliore linea visuale per poter giudicare un eventuale contrasto ai danni del centrocampista della Roma. Al contrario, come purtroppo continua ad accadere, l’arbitro piemontese si è ritrovato in posizione statica e senza la prospettiva necessaria per essere nel totale controllo: al momento dell’evidente trattenuta, infatti, si trovato completamente impallato da un calciatore del Frosinone che gli ha impedito di accorgersi dell’infrazione di Viviani.