Garzya: “Torino-Roma partita speciale. Ai giallorossi auguro un trofeo il prossimo anno”
MASSIMO PAPITTO – Leggi Torino-Roma e ti viene in mente uno dei grandi ex di questa sfida per entrambe le squadre: Luigi Garzya, grintoso terzino destro degli anni ’90 nella Roma di Boskov, Mazzone e Ottavio Bianchi e poi anche protagonista in granata negli anni 2000. In questa intervista esclusiva racconta la sua storia in entrambe le realtà calcistiche.
Luigi ciao, cosa rappresenta per te Torino-Roma?
“Per me questa partita è speciale perché rappresenta il mio passato. Ho avuto l’onore di aver vestito entrambe le maglie e questo mi rende orgoglioso Quella di stasera è una partita particolare perché il Torino ha già raggiunto il suo obiettivo mentre la Roma deve ancora raggiungere il piazzamento in Europa League per la prossima stagione evitando i preliminari. Credo che la Roma stasera possa fare risultato per la diversa caratura tecnica in campo. Nella prossima stagione poi io spero che la Roma possa centrare anche un trofeo importante perché lo merita la città e la tifoseria“.
Che cosa è stata per te la Roma?
“La Roma per me ha rappresentato tutto. Ero un ragazzo quando sono arrivato in una città meravigliosa e mi ha cambiato la vita come uomo e come calciatore. I ricordi sono solo bellissimi. I tifosi sono fantastici, i migliori che io abbia mai visto. L’unica cosa triste (ride n.d.r) è stata quando sono dovuto andare via“.
Quali sono gli allenatori che più ti hanno insegnato nella tua carriera?
“Ne ho avuti tanti e ho imparato un po’ da tutti. Mazzone, Boskov, Bianchi, Fascetti solo per fare dei nomi. Da loro è cercato di prendere il meglio“.
I calciatori a cui sei più legato?
“Con Castellini, Galante, Baldieri, Giannini ancora ci sentiamo e ogni tanto ci incontriamo, mentre purtroppo Francesco Mancini che era il mio migliore amico è venuto a mancare qualche anno fa“.
I più forti con cui hai giocato?
“Aldair su tutti. Oggi sarebbe ancora il miglior difensore al mondo. Poi Carnevale, Caniggia, Voeller, Hassler. Giocatori con la G maiuscola. A Bari poi ho avuto la fortuna di giocare con i futuri campioni del mondo del 2006: Zambrotta e Perrotta e si vedeva che erano destinati ad una grande carriera. Nel mio periodo di calciatore poi penso che ci siano stati i migliori calciatori in assoluto: Maradona, Van Basten, Ronaldo. Una serie A di altissimo livello“.
Questo calcio ti piace? Speri che si possa tornare presto alla normalità?
“No, questo calcio non mi piace. Troppe partite ogni tre giorni e senza pubblico non è calcio. Ci siamo dovuti adeguare ma spero che si possa tornare alla normalità a breve“.
Il tuo futuro professionale qual è ?
“Mi piace allenare i giovani e spero di trovare una squadra per poterli allenare“.