La Giornata del Papa: un Ferragosto di contrasti Oggi a Castel Gandolfo, il rito dell’Angelus del Papa si è scontrato con un Ferragosto insolito. L’evento ha richiamato 2.000 persone, un numero significativo, ma che in realtà è un segnale più complesso che un semplice successo. In un’Italia che svuota le città per riempire le spiagge, la scelta di dedicare un giorno di festa alla preghiera riflette un bisogno profondo e una ricerca di senso che il rumore delle vacanze non riesce a coprire. Il messaggio di pace, ripetuto con insistenza dal Papa, suona come un atto di resistenza morale in un mondo lacerato. Non è una novità, ma la sua eco a Castel Gandolfo, lontano dai clamori della capitale, ha acquisito una gravità particolare. L’affluenza di oggi non è solo un atto di fede, ma una manifestazione silenziosa di un’inquietudine diffusa, un bisogno di rifugiarsi in un messaggio di speranza che sembra sempre più lontano dalla realtà politica e sociale. In questo senso, la giornata di oggi non è stata un trionfo, ma un monito: la pace è un’emergenza e la gente, anche a Ferragosto, lo sa.