“Sono due grandi squadre, non ho preferenze. La Lazio ha la possibilità di non viaggiare, ma sono due grandi squadre. Punto”.
La Roma ha controllato la partita, ma se l’è complicata da sola. Per cosa si è arrabbiato?
“Stai vincendo 3-1, ho fatto dei cambi, facciamo correre i ragazzi entrati. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto di squadra, di sapere cosa fare in campo. Non si può vedere tutta quella gente che va all’assalto con la baionetta. Non sono neanche entrato negli spogliatoi”.
Il primo gol?
“Succede. Sapevamo della qualità in avanti del Porto. Li pressavamo alti per non farli avvicinare. È stato importante prendere gol subito così la squadra si è sciolta. Dybala ha fatto due meraviglie e si è preso la squadra in braccio. Sul 2-1 abbiamo avuto il rischio di pareggiare e hanno preso il palo, ma ci può stare con un rimpallo. Però sul 3-1 basta deve finire la partita. Se fai il quarto bene, ma non rischi. Io voglio giocare in attacco, ma non voglio prendere gol”.
Come sta Dovbyk?
“Ieri tirando in porta ha sentito un leggero fastidio e non abbiamo voluto rischiarlo. Ora vediamo se è recuperabile per lunedì, altrimenti per la prossima”.
Un giudizio sulla prova di Pellegrini? Potremo vederlo ancora ad alti livelli?
“Mi auguro di sì. Gliel’ho detto: ‘Voglio vedere che lotti su ogni palla. Non devo insegnarti niente tecnicamente e tatticamente’. È un ragazzo d’oro, corre tanto. Voglio vedere che quando prende la botta sia duro e resti in piedi. Non mi piace quando cade anche quando gli fanno un fallo che potrebbe resistere. Voglio vedere di più e questo me lo deve dare”.
I giocatori si sentono protetti all’Olimpico e mostrano personalità. Vuole vederla anche in trasferta?
“Ce l’abbiamo anche fuori. Ultimamente non ci possiamo lamentare. Abbiamo fatto 3 vittorie e un pareggio. C’è sempre da migliorare, soprattutto per una squadra che ha iniziato male. I ragazzi si devono ricordare dove stavano due mesi fa e adesso possono farlo col sorriso, se lo ricordano si può trovare il giusto equilibrio”.