Chris Smalling, difensore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Telegraph. Di seguito un estratto delle sue parole:
Su Solskjaer e sull’esperienza allo United
“Mi diceva che avrei avuto le mie chances. Io sono abituato a giocare se sono in forma. Questa stagione, però, sarebbe stato diverso. Avrei avuto le partite di coppa e in campionato a seconda degli infortuni. Avrei fatto 20-30 partite e sono un buon numero, ma voglio giocare. Rimanere al Manchester sarebbe stato semplice. Avevo parlato con il manager prima che arrivasse Maguire e sapevo di essere dietro di lui e Vic (Lindelof, ndr) ma nelle stagioni precedenti avevo iniziato dietro e dopo quattro o cinque partite ero tornato titolare. Adoro le nuove sfide e quando arriva un nuovo calciatore devi fare di più. Il mio periodo nello United è stato pieno di alti e bassi. Come giocatore è sempre difficile se cambi tecnico. E’ sempre una nuova sfida. E’ stato qualcosa che ho affrontato ogni stagione, chiunque fosse l’allenatore. Si trattava di mettersi alla prova e anche a causa delle aspettative penso che alcune volte non le abbiamo soddisfatte”.
Smalling poi parla del suo arrivo a Roma
“Questa è l’occasione perfetta per provare a vivere in una cultura diversa. E’ un cambiamento totale, anche se il calcio è ancora lo stesso. La Nazionale? Sono deluso. Ero abituato ad andare in Inghilterra quando giocavo per United. Il mio obiettivo è sempre quello: essere convocato”.
Sul razzismo
”Le nostre voci devono essere ascoltate. Speriamo che gli organi di governo, le leghe calcistiche e i calciatori possano essere più uniti. Sento che questa coesione ultimamente sta crescendo. Resta comunque deludente affrontare tutto ciò quando ci sono bambini che ti guardano in tv. Non deve esistere il razzismo”.