INSIDEROMA.COM – MASSIMO DE CARIDI – La Roma è ad un bivio. Inutile recriminare sui tantissimi punti persi con le squadre in lotta per non retrocedere (compresi i 2 persi in casa col Chievo ormai di nuovo in B), questo è “l’ora de mostrà quanto valemo” cantava Lando Fiorini nel primo inno dedicato ai giallorossi.
La vigilia di Pasqua sarà un’occasione importante per gli uomini di Ranieri: dimostrare di che pasta sono fatti, dopo le 2 vittorie contro Sampdoria in trasferta e con l’Udinese in casa che hanno risollevato anche il morale dell’ambiente, che vedeva questo finale di stagione come l’ennesimo anno buttato. Invece proprio le ultime due partite hanno riconsegnato qualche speranza, anche in concomitanza dei risultati di Lazio ed Atalanta, che ora sono dietro alla Roma e con il Milan quarto ma ad un solo punto di distacco.
La sfida di San Siro con l’Inter sarà lo spartiacque di queste 6 giornate che mancano alla chiusura dei giochi. La Roma sarà priva del suo faro De Rossi ed il suo sostituto potrebbe esser nuovamente Nzonzi, giocatore più deludente della campagna acquisti dell’ex ds romanista Monchi. Forse, sarebbe il caso di dare fiducia alla coppia italiana formata da Lorenzo Pellegrini e Cristante, che non ha sfigurato nella mezz’ora in cui i 2 hanno giocato insieme in mediana contro i friulani.
Sulla trequarti, Zaniolo potrebbe finalmente tornare a giocare dietro Dzeko in posizione centrale, dove ha mostrato le cose migliori e con El Shaarawy ed il ristabilito Under sugli esterni a supporto dell’attaccante bosniaco.
In difesa, tornerà Kolarov sulla sinistra dopo il turno di squaifica e dovrebbe rivedersi Florenzi sul lato opposto dal primo minuto, viste le contemporanee assenze per infortunio di Karsdorp e Santon. Confermatissimo Manolas, certamente il migliore della retroguardia giallorossa e con Fazio al suo fianco, che si spera possa replicare le prestazioni fornite nelle ultime uscite, dopo una stagione nettamente al di sotto delle sue annate precedenti in maglia giallorossa.
La porta dovrebbe esser difesa ancora da Mirante, ormai titolare a tutti gli effetti dopo le pessime prestazioni di Olsen dopo la splendida partita contro il Bologna.
Il finale di stagione della Roma farà da spartiacque al futuro. La possibilità, ancora meno remota, è che la società capitolina la prossima estate non avrà il budget garantitole dall’accesso alla fase a gironi di Champions League, come capitatole nelle ultime 5 stagioni (escluso l’anno in cui venne eliminata dal Porto ai preliminari) ed è ancora alla ricerca di un direttore sportivo o direttore tecnico, nel caso in cui Massara venisse confermato nel ruolo di ds ma anche del futuro allenatore.
Per il ruolo di ds o dt la rosa si è ristretta a 2 nomi, eccezion fatta appunto la soluzione interna che potrebbe permettere a Totti di diventare di direttore generale e sono: Gianluca Petrachi e Luis Campos. Il primo è l’attuale direttore sportivo del Torino ed Urbano Cairo non ha nessuna intenzione di farlo partire un anno prima della scadenza del suo contratto, nonostante vi sia qualche dissidio interno ed il secondo è quello caldeggiato da Franco Baldini, che vorrebbe il ds del Lille alla Roma ma anche qui la dirigenza del club francese ha posto un forte veto. Questa seconda soluzione avrebbe anche diverse controindicazioni: la prima è che Campos sarebbe il secondo direttore sportivo straniero consecutivo dopo il fallimento di Monchi e la seconda è che non si trasferirebbe in Italia ma resterebbe a Montecarlo per motivi personali. Insomma, la Roma avrebbe i 3 massimi dirigenti sparsi per il mondo: il presidente negli USA, il consigliere principe in Inghilterra ed il direttore sportivo o tecnico a Monaco, non proprio ciò che si augurano i tifosi, che vorrebbero un rapporto più diretto con la proprietà.
Poi, ci sarebbe pure da sistemare la questione allenatore. Da qualche settimane, il nome di Claudio Ranieri ha preso punti, soprattutto perché sta facendo ciò che gli riesce meglio: “normalizzare” gli ambienti complicati. L’attuale tecnico giallorosso viene ben visto da buona parte della stampa e della tifoseria ed al netto di scelte simili alle precedenti che poco o nulla hanno regalato, come quelle che porterebbero a Gasperini o a Giampaolo, allora il mister testaccino sarebbe preferibile.
Se invece si tentasse “il grande colpo”, il nome sulla bocca di tutti sarebbe quello di Antonio Conte ma sembrerebbe che sull’ex trainer di Juve e Chelsea sia in netto vantaggio l’Inter anche se Totti sta provando a fare opera di convincimento. L’alternativa più plausibile sarebbe quella di Maurizio Sarri, amico di vecchia data di Baldini e che è in rotta con i Blues. Ci sono altri 2 allenatori entrati nel novero dei “papabili” ma anche i più “fantasiosi” e sono quelli di Rino Gattuso e Josè Mourinho. Il primo ha smentito ogni contatto e vorrebbe proseguire in rossonero ed il secondo è il più affascinante ma anche il più costoso ed il suo arrivo significherebbe la svolta totale nella storia della Roma americana: addio al trading per provare a vincere subito.